Categoria: Programmazione

Delphi Community Edition disponibile per il download!

Finalmente è arrivata la svolta: da qualche giorno è disponibile per il download Delphi Community Edition, una versione di Delphi gratuita e completa nelle funzionalità! Delphi Community Edition è qui! Embarcadero ha finalmente deciso di rilasciare una nuova versione, o meglio una nuova edizione di Delphi rivolta al pubblico di sviluppatori professionale e non, agli hobbisti, agli studenti e in generale a tutti coloro che vogliono utilizzare questo ambiente di sviluppo e il suo elegante linguaggio Pascal-based (o imparare a farlo). Delphi Community Edition è scaricabile gratuitamente e, al contrario dei suoi predecessori, ha tutte le feature della versione professionale più completa. All’inizio fu “Starter”… Il rilascio di edizioni gratuite di Delphi non è una novità: Embarcadero rende disponibile già

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Clean Code: codice pulito… e profumato!

Uno dei temi tra quelli più frequentemente discussi in questo periodo tra gli sviluppatori è quello del Clean Code, che tradotto letteralmente significa appunto codice pulito. Ma cosa si intende con questo termine? A prima vista è facile pensare che si tratti di una nuova buzz word in voga al momento, ma in realtà la definizione nasconde molto di più. Che cos’è il Clean Code? Posso rassicurarvi sul fatto che Clean Code non è un nuovo marchio di fabbrica dietro il quale si nasconde un capitolato di rigide norme sulle quali non si può transigere pena la perdita del “bollino di qualità” o di una qualsivoglia certificazione ISO. Tutto nasce dal libro di Robert “Uncle Bob” Martins, Clean-Code: A Handbook

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Cyclomatic Complexity: il colesterolo del codice sorgente

In questo articolo parleremo del colesterolo del codice sorgente, ovvero ciò che viene definito come Cyclomatic Complexity. Ebbene sì, hai letto bene: anche il codice sorgente potrebbe avere problemi di trigliceridi. 🙂 Se anche tu sviluppi software come me, ti sarà senz’altro capitato di avere a che fare con il cosiddetto Spaghetti Code: è un termine usato per indicare quel tipo di codice che diviene incomprensibile poiché pieno zeppo di condizioni, cicli, salti e rimandi, a tal punto da sembrare una palla appiccicosa di spaghetti stracotti come quelli delle peggiori mense aziendali. La programmazione a oggetti (OOP) ci viene in aiuto consentendoci di strutturare meglio il codice, magari suddividendolo in layer, ovvero strati impermeabili ciascuno dedicato a una funzionalità specifica.

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