Delphi Community Edition disponibile per il download!
Finalmente è arrivata la svolta: da qualche giorno è disponibile per il download Delphi Community Edition, una versione di Delphi gratuita e completa nelle funzionalità!
Delphi Community Edition è qui!
Embarcadero ha finalmente deciso di rilasciare una nuova versione, o meglio una nuova edizione di Delphi rivolta al pubblico di sviluppatori professionale e non, agli hobbisti, agli studenti e in generale a tutti coloro che vogliono utilizzare questo ambiente di sviluppo e il suo elegante linguaggio Pascal-based (o imparare a farlo).
Delphi Community Edition è scaricabile gratuitamente e, al contrario dei suoi predecessori, ha tutte le feature della versione professionale più completa.
All’inizio fu “Starter”…
Il rilascio di edizioni gratuite di Delphi non è una novità: Embarcadero rende disponibile già da diverso tempo una versione di Delphi free ma limitata, con nome Delphi Starter Edition e rivolta a coloro che muovono i primi passi con il linguaggio o vogliono utilizzare l’ambiente per costruire semplici app per piattaforma Windows, saggiando la bontà della libreria più matura per questo sistema operativo, ovvero la VCL (Visual Component Library), aggiornata per supportare le ultime novità introdotte in Windows 10, la versione dell’OS di Microsoft che a maggio
Questa versione tuttavia presentava diverse limitazioni: non era possibile utilizzare l’innovativa libreria FireMonkey (per applicazioni business 2D/3D), sviluppare per Mac OS e nemmeno per le piattaforme mobile Android e iOS; in aggiunta, molti strumenti dell’ambiente di sviluppo per la scrittura veloce del codice non erano disponibili, così come limitata era la connettività ai database, mancava il codice sorgente e così via.
In breve, l’edizione Starter era senz’altro meglio di niente, ma mancava di tutte quelle peculiarità che rendono Delphi l’ambiente appetibile che è in realtà, e questo era motivo di dispiacere per molti sviluppatori, compresi quelli paganti.
L’unico vero modo di saggiare le reali capacità del prodotto era quello di scaricarsi una versione trial, con tutte le funzionalità ma con la “spada di Damocle” del ridotto tempo a disposizione per provarle. Si sa, l’aspetto psicologico ha una sua importanza. Basti pensare che oggi la parola “trial” non si usa quasi più: meglio usare Free e invitare poi al passaggio alla versione Pro una volta ingolosito l’utente.
Quali sono le feature di Delphi Community?
Delphi Community Edition non è una vecchia Starter Edition a cui è stato cambiato il nome, ma rappresenta un notevole passo avanti rispetto alle versioni gratuite rilasciate in precedenza.
Si potrebbe sinteticamente definire come una versione Professional in tutto e per tutto, limitata nella licenza solamente nelle dimensioni e volumi di introiti dell’azienda, della persona o dell’associazione che ne fa uso: ogni sviluppatore individuale o azienda (fino a un massimo di 5 sviluppatori) può usare la Community Edition fino a quando le revenue sono inferiori a 5.000 USD.
Come indicato nella Feature Matrix del prodotto, scaricabile in formato PDF, Delphi Community Edition ha le stesse caratteristiche dell’edizione Professional.
Delphi Community Edition supporta le piattaforme desktop Windows e Mac OS, e le piattaforme mobile iOS e Android. A differenza della precedente Starter, Delphi CE consente l’uso della libreria FireMonkey (oltre alla VCL), inclusi tutti gli strumenti di FireUI a supporto dello sviluppo cross-platform e multi-device (es. live preview sui device), a cui si aggiunge l’IDE con tutte le feature a oggi disponibili, l’accesso a database locali con la libreria FireDAC e il database embedded per mobile IBLite scaricabile tramite il package manager GetIt.
E’ inoltre presente anche il codice sorgente delle librerie Delphi principali (RTL, VCL e FMX), utile quando si vuole dare una sbirciata all’implementazione delle classi per estendere una architettura, replicare un pattern oppure aggirare un bug noto.
E sei hai bisogno di aiuto, nessun problema: anche per Delphi Community Edition è stata predisposta la documentazione ufficiale online, che affianca quella delle edizioni più complete.
Quali sono le limitazioni?
Quali sono le limitazioni della licenza Community rispetto a quelle a pagamento, ad esempio quella più vicina ovvero la Professional?
Come già detto, la restrizione principale riguarda il numero di sviluppatori e il volume di affari dell’azienda che ne fa uso.
La licenza Community è inoltre sottoposta a un termine temporale di 1 anno, che Embarcadero ha promesso di estendere o che ipoteticamente si presume potrà essere rinnovato con l’arrivo di nuovi aggiornamenti.
A questo si aggiunge l’impossibilità di accedere alle versioni precedenti di Delphi, una facoltà concessa a coloro che hanno una Subscription attiva, che possono invece installare versioni più vecchie così come accedere alle versioni future rilasciate, agli aggiornamenti del prodotto e ai vari hot fix.
E’ fatto inoltre divieto (benché sia difficile da verificare) di modificare il codice sorgente incluso nel prodotto.
La licenza di Delphi CE restringe a un massimo di 5 le istanze eseguibili in rete: per esigenze di training massivo è quindi necessario ricorrere all’Academic Program di Embarcadero, che rimane attivo e disponibile.
Conclusioni
Cosa dire di più sul rilascio di Delphi Community Edition? Si tratta di una iniziativa eccezionale, doverosa, estremamente interessante e che sono certo avrà effetti positivi nella diffusione di Delphi come linguaggio e come prodotto, ora che è possibile utilizzarlo liberamente, soprattutto dai neofiti, incrementando il numero di sviluppatori della community.
Ha ragione chi considera l’iniziativa un pochino tardiva (per usare un eufemismo) rispetto alle scelte analoghe della concorrenza. Microsoft – per citare un esempio – rilascia
Visual Studio Community già da diversi anni. Occorre tuttavia tenere a mente che Visual Studio non è il “core business” di Microsoft, ma uno strumento per incentivare l’adozione delle tecnologie su cui Redmond conta (e guadagna) veramente, ossia Windows, Azure, SQL Server e così via. Embarcadero invece produce essenzialmente strumenti di sviluppo, quindi rilasciare gratuitamente il proprio prodotto commerciale è senz’altro una manovra da eseguire con cautela.
A mio avviso, soprattutto per chi – come me – si occupa anche di formazione oltreché di sviluppo, oggi è indispensabile poter disporre di una versione gratuita del prodotto, da fare installare al cliente e da far provare in tutte le sue sfaccettature, passando poi a una versione a pagamento nel momento in cui lo strumento diventa essenziale per
la vita dei progetti software. L’offerta di Delphi Community Edition non potrà che essere un vantaggio in questo ambito.
Grazie al rilascio della Community Edition, Delphi finalmente è accessibile con pochi clic a un ampio pubblico di interessati e possibili adopters. Studenti e universitari finalmente possono scaricare e usare Delphi senza dover compilare noiosa documentazione per ottenere una licenza gratuita. Ciascuno sviluppatore Delphi può usare la versione a cui è abituato anche a casa, per formarsi o costruire le proprie utility personali, senza dover “rubare” una licenza alla propria azienda. 😊 Se sei un appassionato di Internet of Things, puoi costruire da subito i tuoi prototipi realizzando client per tutte le piattaforme conosciute in pochi minuti. E ancora, puoi partecipare al tuo Programmer User Group preferito o alla Coding Gym più vicina e risolvere gli esercizi usando (e facendo usare) Delphi come tool di sviluppo. Puoi irrompere nell’evento dedicato a startup, hacking e simili sviluppando la tua soluzione mobile in pochi istanti sbaragliando i vari X-Coder e Xamariner. 😜
Se sei uno sviluppatore curioso, non c’è momento migliore per iniziare a utilizzare Delphi. C’è addirittura un libro gratuito che puoi scaricare per muovere i primi passi. Se lo conosci già, ora puoi farlo conoscere anche ad altri e allargare la tua community.
Long live to Delphi! 🖖
Salve Marco,
lo scorso anno per motivi di Covid siamo rimasti bloccati tutti a casa per il Lokdown, ne ho approfittato ed ho scaricato Delphi Community Edition Rio 10.3, adesso quando lancio l’Ide mi indica che mi rimangono ancora 10 giorni per l’utilizzo …. casalingo…
passami il termine.
Ti chiedo se l’aggiornamento per un ulteriore anno avviene automaticamente, oppure bisogna richiedere qualcosa a qualcuno.
Ciao Filippo,
scusa per il ritardo nella risposta. 🙂
A quanto ho letto, essendo un utilizzatore dell’edizione “Enterprise” e quindi non potendo installare la versione “Community”, il rinnovo dovrebbe avvenire secondo la modalità che ti descrivo qui di seguito.
Quando la licenza scade, devi andare alla pagina di download della Community Edition ed effettuare il login, eseguendo tutti gli step come se tu dovessi scaricare una nuova versione del prodotto; in realtà, essendo che ancora non è stato rilasciato un aggiornamento, puoi annullare l’operazione di download ma nella tua casella e-mail dovresti trovarti una nuova chiave di licenza. Usando il tool License Manager, puoi installare e attivare la nuova chiave per estendere l’uso della tua copia di Delphi Community Edition per un altro anno.
Stando alla data/ora del tuo commento, direi che a quest’ora dovresti avere già risolto, ma in ogni caso mi sembrava doveroso riportare queste istruzioni qualora dovessero tornare utili ad altri che si trovano nella medesima situazione.
Un saluto!
Marco.
Buon giorno, ho scaricato Delphi Community ma non riesco ad installarlo mi si chiede di disinstallare vecchie versioni che non ho più. Forse sono rimasti pezzi che non so dove trovare, il registry sembra libero.Potrei ricevere suggerimenti? Grazie
Ciao Vittorio,
purtroppo non credo di poterti fornire un aiuto migliore di quello che può darti il supporto tecnico di Embarcadero, in particolare perché non ho presente quale sia il tipo di controllo che il setup dell’edizione Community opera sulla macchina, e inoltre io uso una copia di Delphi con licenza commerciale (Enterprise) per motivi di lavoro, quindi sulla mia macchina non posso disinstallare nulla e soprattutto non posso installare (per motivi sempre legati alla licenza) l’edizione Community.
Il mio suggerimento è appunto quello di provare a verificare che non vi siano file da precedenti installazioni, all’interno della cartella dei programmi e nella cartella dei documenti, sia quella relativa all’utente corrente che quella relativa a tutti gli utenti (pubblica), oltre a rimuovere le chiavi di versioni precedenti dal Registro di Windows, anche se hai già detto di aver controllato.
Se l’installazione si continua a rifiutare di procedere, eventualmente prova con una VM dedicata e “fresca”, oppure – come suggerito all’inizio – contatta il supporto tecnico di Embarcadero usando i riferimenti che ti vengono proposti dal setup o nei messaggi di posta elettronica veicolati al momento della richiesta di download.
Purtroppo non saprei fornirti ulteriori informazioni utili al momento, non essendo il creatore del software in questione. 🙂
Ciao!
Marco.
il Delphi che si scarica salva i compilati .exe o serve sempre tutto l’ide per eseguire il codice?
ma non si può comperare un manuale in italiano già stampato e rilegato
L’edizione Community di Delphi ha grossomodo le caratteristiche dell’edizione Professional, quindi di fatto consente tranquillamente la produzione di programmi eseguibili nativi, che possono pertanto essere distribuiti e lanciati senza avere né l’IDE installato né librerie o file accessori; in breve, è possibile includere nell’eseguibile tutto il necessario, all’occorrenza, senza dover distribuire altre risorse a meno che non si faccia uso di strumenti “non Delphi” o di architetture esterne (es. client database, ecc.) indipendenti.
E’ possibile inoltre sviluppare non solo per Windows, ma anche per Mac OS, iOS, Android… l’unica “limitazione” dell’uso dell’edizione Community risiede nel fatturato dall’eventuale vendita dei programmi a scopo di lucro, che non deve superare un determinato valore (vedi le informazioni di licenza).
Per quanto riguarda manuali e documentazione, purtroppo quella disponibile in lingua italiana è abbastanza scarsa quantitativamente parlando, ma spesso anche qualitativamente dato che molte case editrici che si occupano delle traduzioni non sottopongono poi i testi a “proof reading” da parte di tecnici, e quindi risultano di difficile lettura: in questo frangente, meglio rassegnarsi a “masticare” un pochino di inglese e recuperare libri in questa lingua. La maggior parte degli e-book più recenti sono disponibili in forma stampata/rilegata dai relativi distributori.
Se serve un approfondimento relativamente ai libri più recenti con qualche parere a riguardo (personale, s’intende), potrei scrivere un articolo su questo blog. 🙂
Un saluto e grazie mille per il commento!
Marco.