Appmethod: sviluppa app Android con C++ gratis!
«Big news!» Da oggi è possibile programmare applicazioni mobile Android con un IDE visuale, una libreria di componenti e controlli grafici e un compilatore C++ FREE!
Andiamo per gradi. Appmethod è un ambiente RAD per lo sviluppo di applicazioni native desktop per Windows e MacOS, e per dispositivi mobile per Android e iOS.
Partendo dalla stessa base di codice, è possibile compilare applicazioni native e veloci per qualsiasi piattaforma di destinazione supportata: un approccio realmente cross-platform.
Il tool appoggia su solide fondamenta, ossia i linguaggi di programmazione (C++ e Delphi) e la innovativa libreria grafica (FireMonkey) che sono già vanto del “fratello maggiore” RAD Studio XE6, per il quale è appena stata rilasciato l’Update 1.
La disponibilità di un tool C++ per Android gratuito di questo livello credo sia un’ottima notizia per tutti gli hobbisti, ma anche per gli sviluppatori professionisti che vogliono toccare con mano le potenzialità dell’ambiente senza impegno, come si suol dire, e per tutte le piattaforme (nei primi 30 giorni di prova).
A mio avviso, questa iniziativa del Free Forever Plan potrebbe essere un’occasione estremamente interessante anche nell’ambito della formazione scolastica, a qualsiasi livello, laddove il C++ è adottato praticamente ovunque, rendendo più stimolante lo studio del linguaggio e offrendo spunti agli studenti per creare applicazioni da installare sui propri dispositivi e, perché no, anche metterle in commercio, visto che la licenza gratuita per Android non pone alcun limite in proposito, ed è royalty free.
Per ulteriori informazioni sul prodotto, invito a fare riferimento al sito ufficiale di Appmethod, a iscriversi al webinar online di lancio previsto il prossimo 25 giugno e, ovviamente, a scaricarlo subito! 😉
Concordo con te Luigi: da sviluppatore Delphi, anche io tendo sempre a prediligere questo linguaggio.
Però mi sento di condividere la scelta di C++ per la versione gratuita in quanto, in un certo senso, permette forse di evitare quei pregiudizi che accompagnano di solito Delphi in tutti i frangenti in cui viene citato, del tipo: “Ma utilizzate il Pascal?”, oppure “Ma è un linguaggio degli anni 80!” e così via, ignorando che sia l’IDE, sia il linguaggio, sia i componenti sia le tecnologie hanno subito un notevole processo di evoluzione e ammodernamento.
C++ credo che abbia sempre una veste più attuale, dal punto di vista del marketing.
Quindi nonostante Delphi sia sempre al top nella mia classifica, credo abbiano fatto una scelta giusta nell’ottica di “spargere il verbo”, e magari qualche developer potrebbe interessarsi alle altre piattaforme, a Delphi e alle tecnologie a cui siamo abituati e che usiamo ogni giorno. 🙂
Ciao e grazie mille per il commento!
~/|/|arco.
Bell’articolo Marco, molto sintentico ma preciso avrei preferito delphi, ma giustamente c++ ha una base più estesa di persone che l’utilizzano e chissà come hai detto tu che molti hobbisti ma soprattutto giovani sperimentino con questo tool potente qualche loro creazione, considerato che la parte c++ è gratuita a livello mobile. Per poi evolversi ed andare direttamente al fratello maggiore.