La crescita delle capacità e delle performance di questi engine ha seguito di pari passo l’evolversi delle richieste delle applicazioni Web basate su JavaScript, che si sono trasformate nel tempo passando da piccoli script a corredo di semplici pagine Web (per la validazione dei dati di un form HTML, per animazioni di oggetti all’interno di una pagina o l’invio di richieste AJAX) a vere e proprie applicazioni moderne, interattive e multimediali (come i giochi e le applicazioni HTML5 create per il desktop), con richieste hardware talvolta anche elevate.

L’esperienza dell’utente che usa le nostre applicazioni JavaScript non è determinata esclusivamente dalle caratteristiche del motore che le esegue: è importante capire il ciclo di vita del codice JavaScript che scriviamo e quali sono le pratiche da perseguire (e quelle da evitare) per renderlo maggiormente “digeribile” dal browser. In poche parole, una buona applicazione dipende anche e soprattutto dalla scrittura di codice che favorisca l’ottimizzazione da parte dei compilatori JIT, che lo trasformano in codice direttamente eseguibile dalla macchina.

In questo articolo pubblicato su HTML.it approfondirò alcune tecniche da prendere in considerazione per ottimizzare il codice JavaScript per l’esecuzione nei browser e sui dispositivi mobile.

Buona lettura!

Pubblicato da Marco Breveglieri sul blog Compila Quindi Va e ripubblicabile solo citandone la fonte.