delphi Archives - Compila Quindi Va https://www.compilaquindiva.com/tag/delphi-2/ Il blog tecnico di Marco Breveglieri, Software and Web Developer Fri, 09 Oct 2020 16:19:21 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.1.1 https://i0.wp.com/www.compilaquindiva.com/wp-content/uploads/2021/05/cropped-favicon.png?fit=32%2C32&ssl=1 delphi Archives - Compila Quindi Va https://www.compilaquindiva.com/tag/delphi-2/ 32 32 149404468 DelphiMVCFramework Official Guide: la recensione https://www.compilaquindiva.com/2020/10/09/delphimvcframework-official-guide-la-recensione/ Fri, 09 Oct 2020 15:00:00 +0000 https://www.compilaquindiva.com/?p=1266 E' finalmente stata pubblicata la DelphiMVCFramework Official Guide: la guida ufficiale di Daniele Teti su DMVCFramework per lo sviluppo di soluzioni REST/JSON-RPC. In questo articolo, tutti i dettagli e la mia recensione.

Pubblicato da Marco Breveglieri sul blog Compila Quindi Va e ripubblicabile solo citandone la fonte.

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DelphiMVCFramework Official Guide - Cover

Negli ultimi mesi sono piacevolmente usciti molti libri sulla programmazione Delphi. Le tematiche spaziano dall’ottimizzazione di algoritmi all’incremento delle performance, dai design pattern alle pratiche per velocizzare al massimo la scrittura di codice in Delphi. Tra queste pubblicazioni ne troviamo una decisamente interessante e molto attesa: la DelphiMVCFramework Official Guide.

L’autore del libro oltreché principale mantainer del progetto è Daniele Teti (CEO di bitTime Professionals). Si tratta della guida ufficiale all’uso di DelphiMVCFramework, una delle librerie più conosciute e utilizzate per lo sviluppo di server REST in Delphi.

Se i termini utilizzati sino a ora ti sembrano completamente nuovi oppure oscuri, ecco una premessa che dovrebbe colmare questa lacuna.

Delphi e il Web

Nel corso della sua lunga vita, Delphi ha conosciuto (spesso prima di altri tool di sviluppo) le tecnologie che sarebbero diventate poi il fondamento delle future applicazioni.

Già dalla versione 3, Delphi includeva librerie per realizzare architetture multi-tier (MIDAS) e per la produzione di pagine HTML (WebBroker). Col tempo si sono affiancate soluzioni per lo sviluppo RAD di applicazioni Web (come IntraWeb). Esse erano del tutto simili alle idee proposte dalla concorrenza (es. ASP.NET Web Forms) per ottenere il medesimo risultato finale, ovvero esporre una GUI fruibile da qualsiasi browser in grado di collegarsi a una base dati.

Lo scenario tuttavia oggi è cambiato. L’approccio client/server, o n-tier, ovvero l’accesso a dati in rete locale non è più sufficiente. Lo stesso vale per le suddette applicazioni Web, troppo “pesanti” poiché incentrate sulla generazione lato server dell’intera GUI e poco efficaci nel presentare all’utente una esperienza simile a quella che può fruire lato desktop.

Brevemente, la necessità odierna è quella di disaccoppiare i database da qualsiasi tipo di interfaccia utente, sia essa una applicazione Web o un programma desktop, inserendo tra questi due elementi un server con lo scopo di fornire “mobilità” ai dati.

Let’s get some REST!

I linguaggi e le piattaforme con cui è possibile sviluppare un programma client sono molteplici: per questo è necessario che il server utilizzi un protocollo standard, ovvero HTTP, e adotti formati standard per il trasferimento dei dati, ad esempio XML.

Prima erano i Web Service…

Se pensi io stia parlando dei Web Service, stai sbagliando. Essi sono l’incarnazione del primo (e ancora molto diffuso) tentativo di realizzare API standard. L’uso del protocollo HTTP è però marginale poiché limitato al trasporto dei pacchetti. I pacchetti sono basati su uno standard quale è SOAP che, sebbene abbia la parola “Simple” nel nome, può diventare estremamente ostico se si ha a che fare con le sue estensioni. Usare un Web Service richiede inoltre la conoscenza delle operazioni che implementa: è necessario recuperarne la struttura documentata con un altro standard, il caro WSDL. Tutto troppo complicato, e soprattutto troppo rigido per le esigenze di oggi.

HTTP come protocollo “principe”

Proviamo ora a fare una ricetta. Prendi il protocollo HTTP. Immagina ora che, al posto di pagine Web tradizionali, si trasferiscano dati di clienti, fornitori, fatture e così via. Sostituisci poi il linguaggio HTML con documenti XML semplici (non SOAP!) o con strutture ancora più rastremate come JSON. Pensa poi all’indirizzo URL come alla locazione universale e parlante di una “risorsa” (un cliente o una fattura) invece che di una pagina Web. Ora i comandi HTTP: oltre ai più noti GET e POST, includi almeno anche PUT e DELETE trasformando questi “verbi” nella classica tavola CRUD. Ora pensa ai codici di stato che HTTP fornisce in risposta: ad esempio, il più conosciuto, il classico “errore 404”, non indicherà l’impossibilità di trovare una pagina, bensì una delle tue risorse. Amalgama il tutto ed ecco che avrai qualcosa di molto simile a un (goloso e fumante) server REST!

Tutto ciò però ha una implicazione: non possiamo fare finta che HTTP non esista e trattarlo come un mero veicolo di dati, ma dobbiamo padroneggiarlo come si deve. Nel fare questo, dobbiamo anche rispettare scrupolosamente le convenzioni che gli sviluppatori di eventuali client per la nostra API si attendono. Idealmente, dovremmo puntare al livello più alto del Richardson Maturity Model, il cosiddetto “Glory of REST”.

Delphi e il suo ecosistema ci offre diverse alternative. Potremmo decidere di lavorare a basso livello usando direttamente WebBroker. Oppure potremmo beneficiare di un minimo di astrazione in più con i componenti Indy. Ridurremmo ulteriormente lo sforzo se adottassimo una delle tante librerie ad hoc disponibili per Delphi; ad esempio, RAD Server è una soluzione “chiavi in mano” già disponibile dall’edizione Enterprise. Perché non pescare invece tra le tante librerie open source? Ne possiamo scegliere una popolare, semplice, flessibile e – grazie al libro oggetto di questa recensione – anche ottimamente documentata: DelphiMVCFramework!

Prima di passare a parlare della DelphiMVCFramework Official Guide, partiamo dall’ABC… o meglio, da MVC. 😄

Il pattern MVC

MVC (Model View Controller) è un pattern architetturale in uso da parecchi anni. Esso è stato creato con lo scopo di separare la logica di presentazione da quella di business.

Il pattern è tornato in voga soprattutto nell’ambito dello sviluppo Web poiché costituisce la colonna portante di librerie e framework particolarmente noti e apprezzati, sia lato client (come AngularJS) sia lato server (ad esempio Ruby On Rails o ASP.NET MVC).

Il suo successo deriva dalla semplicità con cui permette di creare soluzioni software altamente disaccoppiate. Questo benefit deriva sia dall’adesione stretta al pattern, ma anche dagli strumenti (classi base, attributi, decoratori, convertitori, ecc.) apportati dai framework che vi si appoggiano. Questi elementi combinati con l’efficacia del pattern consentono di implementare agevolmente le feature dell’applicazione. Ciò avviene non solo aggiungendo la propria logica di business, ma creando estensioni agli stessi framework. L’intera architettura rimane sempre e comunque perfettamente mantenibile, quasi un tributo al Clean Code! Ciò vale per tutti i framework citati, e ovviamente anche per DelphiMVCFramework.

DelphiMVCFramework alla riscossa!

Se non conoscete minimamente DelphiMVCFramework, dovete rimediare subito!

Vi sono diverse risorse che permettono di acquisire una panoramica veloce su ciò che potete realizzare con il framework. Ad esempio, potete guardarvi questo corso introduttivo di un paio d’ore (in lingua italiana) tenuto dallo stesso Daniele. Se siete di fretta, ci sono i filmati della recente DMVC Week su YouTube. Se siete in macchina o state correndo all’aria aperta, potete ascoltare l’intervista a Daniele Teti in questo episodio di Delphi Podcast.

Il codice sorgente del framework può essere scaricato direttamente dal repository ufficiale di GitHub, nel quale trovate anche un elenco delle funzionalità presenti nell’ultima versione (nel momento in cui scrivo), la 3.2.1 codename “carbon.

Solo per dare una idea delle potenzialità, guardate quanti tipi di oggetti si possono restituire ai client usando un solo metodo, Render():

DelphiMVCFramework Official Guide - Tutti gli overload del metodo Render
Tutti gli overload del metodo Render

Non mi dilungherò a elencare nel dettaglio l’elenco impressionante di feature che il framework vi mette a disposizione. Farlo richiederebbe un libro intero per descriverle tutte minuziosamente.

Aspetta un momento… un libro c’è già. E’ la DelphiMVCFramework Official Guide! 🙂

DelphiMVCFramework Official Guide: una guida imperdibile!

La DelphiMVCFramework Official Guide è il testo indispensabile per creare il tuo server ed esporre la tua API sfruttando la potenza di REST o di JSON-RPC e usando uno dei framework più popolari e completi per Delphi.

La prima pubblicazione completa della guida risale a metà settembre, e può essere acquistata sul sito LeanPub. Oltre al classico PDF, è disponibile anche nei formati EPUB (per telefoni e table) e MOBI (per Kindle).

Si tratta di un testo imperdibile per qualsiasi sviluppatore Delphi, e ora ne illustro tutti i motivi.

Innanzitutto, non si tratta di una banale guida introduttiva al framework DMVC: essa esplora nel dettaglio tutte le sue caratteristiche in modo approfondito. E’ pertanto una preziosissima risorsa per imparare a usare come si deve il framework e ottenere il massimo potenziale dallo stesso.

Il pattern MVC spiegato bene

Nell’illustrare tutti gli strumenti che il framework mette a disposizione, Daniele spiegherà MVC e tutti gli attori che fanno parte di questo paradigma. Imparerai quindi a conoscere il pattern MVC in modo approfondito. Oltre a DelphiMVCFramework, queste nozioni ti consentiranno di usare con sicurezza tutti gli altri framework disponibili per altre piattaforme e linguaggi che si basano sullo stesso pattern (ad esempio, ASP.NET MVC, oppure NodeJS Express, Angular, RoR e tanti altri ancora).

REST a regola d’arte

La guida ti darà inoltre un ulteriore valore aggiunto: la spiegazione dettagliata di come creare una API REST perfetta. Apprenderai i segreti per implementare i verbi HTTP nel modo corretto, definire gli URL di accesso alle risorse. E ancora, quale formattazione usare nella ricezione e restituzione dei dati, i codici numerici di risposta e così via. Insomma, la tua sarà una API che implementa REST (o JSON-RPC, se lo preferite) rispettando tutte le convenzioni. Con questo bagaglio di conoscenze, potrai creare agevolmente anche qualsiasi applicazione client, dialogando magari con server sviluppati da terzi, ma aderenti alle stesse regole. Oppure ancora potrai riusare queste nozioni nella creazione di server REST con altre librerie e altri linguaggi su ecosistemi differenti (es. ASP.NET Core Web API).

DelphiMVCFramework non ha più segreti

Riguardo DMVC nello specifico, il libro fornisce una panoramica chiara, esaustiva e completa del framework. Si parte dalla sua installazione e configurazione, creando quasi da subito il primo progetto. Dopo aver mosso i primi passi, si aggiungono nuovi scenari e requisiti aumentando la complessità. Questi espedienti permettono di scoprire gradualmente gli strumenti che il framework mette a disposizione per risolvere ciascun problema. I requisiti presi in esame, pur trattandosi di esempio, sono comunque sempre concreti e pratici, mai astratti o surreali.

Tanti tool aggiuntivi, piccoli ma potenti

Per testare il tuo server REST e svolgere tante altre operazioni di contorno, oltre al classico browser, farai uso di interessanti tool specifici (ad esempio, cURL). Daniele ti spiegherà anche come usare Python per invocare la tua API. La conoscenza di questi programmi può tornare utile nel caso si voglia adoperarli anche in altri contesti differenti.

Esempi chiari

Una scelta che ho particolarmente apprezzato è quella di riportare esempi di codice mirati. Gran parte dei libri in circolazione rimanda solamente al codice di esempio a corredo, da scaricare e aprire mentre si legge. Ritengo invece encomiabile che ogni trattazione di uno specifico argomento riporti sul libro la parte di codice interessata, privata di tutto ciò che è estraneo. Questo consente di seguire tranquillamente il testo senza avere lo schermo con il codice aperto davanti. Potrai quindi esplorare le feature di DMVCFramework leggendo il libro a letto prima di dormire. Quando ti alzerai il giorno dopo, e sarai davanti al PC, potrai esercitarti su quanto imparato. Il codice sorgente completo è comunque disponibile per il download sul sito LeanPub.

La cura dei dettagli c’è (e si vede)

Un altro pregio credo sia quello di aver istituito un preciso vocabolario tecnico. Il framework è molto vasto, quindi dare un nome preciso a ogni cosa che contiene è senz’altro di aiuto. Non vi è confusione o ambiguità su ciò che fa un Controller, una System Action o una Strongly Typed Action, o su cosa sono gli URL Mapped Parameters. L’adozione di termini specifici per determinati strumenti aiuta la formazione, ma anche la descrizione circostanziata di eventuali problemi quando si ha bisogno di supporto. A tal proposito, se sei in difficoltà o ti piace aiutare gli altri sviluppatori della community, iscriviti al gruppo Facebook.

Infine, laddove gli elenchi puntati sarebbero stati sufficienti, al loro posto spesso vengono usate delle tabelle riepilogative. Questo permette di “espandere” la definizione di ciascun elemento con note ed esempi chiarificatori.

DelphiMVCFramework Official Guide - Esempio di tabella
Esempio di tabella dati riepilogativa

Nel testo vi sono inoltre svariati diagrammi e grafici. Queste decisioni stilistiche vanno a tutto vantaggio della comprensione dei concetti. Si tratta forse di piccolezze, ma la cura dei dettagli si vede e porta i suoi benefici.

DelphiMVCFramework Official Guide - Esempio di diagramma del workflow di richiesta/risposta
Diagramma di esempio che mostra il workflow richiesta/risposta

Conclusioni

Qualora non sia ancora del tutto chiaro, DelphiMVCFramework Official Guide è un testo che non deve assolutamente mancare nella tua libreria tecnica!

Che tu voglia iniziare a usare DMVC o che tu abbia intenzione di usare un’altra libreria, il libro può esserti comunque di estremo aiuto per capire MVC, REST, JSON-RPC e altri tasselli del mondo in cui stai per addentrarti.

Se invece usi già DMVC nei tuoi progetti, il libro ti servirà per approfondirne la conoscenza a 360° ed esplorare nuovi modi per estendere e “carrozzare” la tua API.

Ora non hai più scuse per rottamare la tua vecchia soluzione client/server e portarla (finalmente) nel nuovo millennio. Ciò è ancora più giustificato dalla pletora di strumenti che DMVC ti rende disponibili per esporre risorse con un’attenzione particolare al riuso del codice eventualmente già esistente, come da tradizione Delphi.

Il framework c’è, e ha raggiunto una invidiabile maturità. Ora che c’è pure il manuale d’uso. Cosa aspetti ad accaparrartelo e iniziare a programmare? 😉

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Replay dei webinar su principi SOLID e Unit Testing https://www.compilaquindiva.com/2020/05/19/replay-dei-webinar-su-principi-solid-e-unit-testing/ Tue, 19 May 2020 11:30:23 +0000 https://www.compilaquindiva.com/?p=1234 Sono stati pubblicati i replay dei webinar su principi SOLID e Unit Testing che ho tenuto nei giorni scorsi per la community di Delphi & Dintorni.

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Wintech Italia ha pubblicato i replay dei webinar su principi SOLID e Unit Testing.

Come anticipato nel post di qualche giorno fa, si tratta dei webinar che ho tenuto nei giorni scorsi per la community di Delphi & Dintorni.

Replay dei webinar

Qui di seguito trovate:

Padroneggiare i principi SOLID

Molti sviluppatori continuano a porsi ancora oggi domande esistenziali, ad esempio “Come posso scrivere codice mantenibile?” oppure “Come posso rendere il codice testabile?“. Purtroppo non ci sono keyword, né talismani che possano donare la qualità di essere “buono” al nostro codice senza sforzo, tuttavia è sufficiente rispettare pochi e sani principi di progettazione, detti principi SOLID. In questo webinar vedremo come soddisfare tali principi e scrivere “buon codice” con Delphi, rendendolo stabile, mantenibile, estensibile, comprensibile e scalabile, aprendo nel contempo la porta ad altri scenari visti talvolta con diffidenza, come il Testing, che diverranno così semplici e addirittura automatici.

Webinar Padroneggiare i principi SOLID di venerdì 8 maggio

Diventa un mago del Testing

Il Testing è una pratica sempre più preziosa e fondamentale nell’ambito dello sviluppo del software: si tratta di un passaggio fondamentale per ridurre il numero dei bug nel software e abilitare automatismi come la Continuous Integration e la Continuous Delivery. Se utilizzati in modo errato però, i test possono causare più problemi di quanti ne prevengano: è importante quindi conoscere le differenze tra le varie tipologie di test, quali sono le loro caratteristiche ideali e padroneggiarli al meglio. In questo webinar faremo luce sul Testing, chiariremo bene i concetti di Unit e Integration Test, vedremo come scriverli nel modo corretto e quali tool ci vengono in aiuto… alla fine il Testing non avrà più segreti!

Webinar Diventa un mago del Testing di venerdì 15 maggio

Buona visione! 🤗

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ITDevCon X: slide, esempi e foto https://www.compilaquindiva.com/2019/11/19/itdevcon-x/ Tue, 19 Nov 2019 10:00:00 +0000 https://www.compilaquindiva.com/?p=1174 Breve reportage della conferenza ITDevCon X European Delphi Conference, l'evento dedicato agli sviluppatori Delphi, giunto alla decima edizione.

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ITDevCon X è il nome della conferenza europea dedicata agli sviluppatori Delphi.

T-Shirt speaker di ITDevCon X
La nuova maglietta degli speaker ITDevCon X

Organizzata da bitTime Software (rappresentanza italiana di Embarcadero/Idera) e bitTime Professionals, l’evento è giunto alla decima edizione (da cui la “X” nel nome).

Per festeggiare il traguardo, lo staff ha curato tutto nei minimi dettagli: logo rinnovato, nuovo sito ufficiale, magliette dal design accattivante per partecipanti e speaker, videoripresa delle sessioni e tanto altro.

A fianco delle novità, permangono invece costanti come l’accoglienza, il supporto, la simpatia, il buon cibo e la buona compagnia che da dieci anni fanno da contorno ai contenuti tecnici della conferenza.

I miei contenuti preferiti a ITDevCon X

Anche questa edizione ha offerto un’ampia selezione di argomenti interessanti, in lingua italiana e inglese.

Vi sono state tuttavia alcune sessioni che ho particolarmente apprezzato per gli spunti che hanno fornito.

Ad esempio, Daniele Teti (CEO e R&D Director di bitTime Professionals) ha illustrato in modo chiaro l’uso di Kanban, il metodo per la gestione del lavoro che consente di individuare e risolvere i “colli di bottiglia” rendendolo più fluido e capace di soddisfare le scadenze. Pur avendolo visto e utilizzato in molte occasioni, ho riscoperto questo metodo chiarendo le caratteristiche base di questa metodologia. Daniele ha inoltre mostrato un demo di Kanboard, un software gratuito e open source per costruire la propria “Kanban Board”.

Diversi spunti li ho trovati anche nella sessione di Marco Mottadelli (CEO di DNA Software) dedicata a Jenkins: si tratta di uno strumento dedicato alla Continuous Integration, a cui ho accennato di recente. Grazie alla sua integrazione con diversi sistemi di Version Control, permette di generare build automatiche, eseguire test e svolgere tante altre operazioni nell’ambito DevOps grazie ai linguaggi supportati (es. batch o Python) e al supporto di vari plugin.

Altra menzione d’onore va a Omar Bossoni (BCI Software) per aver “sviscerato” il lungo processo che porta alla distribuzione di un’applicazione Delphi su iOS, il sistema operativo Apple per dispositivi mobili. L’iscrizione all’Apple Developer Program, la creazione dei profili necessari, la generazione dei certificati… Omar ha dettagliato tutto ciò che deve essere fatto per pubblicare la propria app. Dal punto di vista tecnico e burocratico, i costi e gli ostacoli non mancano di certo. Anche se suscettibile di frequenti cambiamenti, grazie a questa spiegazione il processo da oggi sarà meno oscuro e più agevole da portare a termine.

Estendere l’IDE di Delphi: slide e sorgenti degli esempi

La sessione che ho preparato per questa edizione di ITDevCon riguardava l’estensione dell’IDE di Delphi.

Più che una trattazione tecnica, il mio talk è stata una “moral suasion”: l’obiettivo era quello di stimolare la curiosità della community di sviluppatori allo scopo di incentivare la creazione di add-in per Delphi.

Esempi di "piccoli" plugin per Visual Studio
Esempi di “piccoli” plugin per Visual Studio

La maggior parte delle estensioni Delphi infatti è costituito da prodotti medio/grandi che aggiungono macro-funzionalità. A differenza della concorrenza (vedi il caso di Visual Studio Code), pochi sono i tool specifici e mirati per Delphi volti a risolvere piccole esigenze.

Delphi consente di estendere le proprie funzionalità grazie alla Tools API. Si tratta di una Unit che fornisce interfacce tramite le quali interagire con l’IDE per alternarne o integrarne le funzionalità, o ricevere segnalazioni relative a eventi significativi.

Fra gli esempi più curiosi che ho mostrato, sicuramente il successo maggiore lo ha avuto il demo “Code Smells”. Si tratta di un plugin che, una volta installato, emette suoni di flatulenze in presenza di errori al termine della compilazione. Grazie a una voce di menu dedicata e a una finestra di dialogo, il plugin è anche configurabile!

Finestra di configurazione del plugin Delphi
Finestra di configurazione del plugin Delphi

Sorvolando sul carattere goliardico e sull’utilità pressoché nulla del plugin, è un ottimo esempio di add-in verticalizzata: installa un menu, visualizza una dialog di setup, interagisce con la compilazione, inserisce messaggi nel log, riproduce suoni e così via.

Per chi è interessato, i sorgenti degli esempi e le slide mostrate durante la sessione sono scaricabili dal mio repository su GitHub.

Alcune foto da ITDevCon X

Potete visualizzare le fotografie che ho scattato durante l’evento nel mio album Google Foto condiviso.

Conclusioni

ITDevCon non mostra segni di vecchiaia. Nonostante gli anni, resta un appuntamento irrinunciabile. Tutto ciò è merito soprattutto dell’impegno e del lavoro degli amici di bitTime Software.

Gli argomenti permangono variegati e attuali, in un clima spensierato come sempre. Quest’anno ho incrociato volti conosciuti ma anche facce nuove, che è sempre un incoraggiante segnale di quanto la community Delphi sia vivace.

In sintesi, lo slogan “la miglior edizione di sempre” è stato rispettato appieno. 🙂

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Delphi Community Edition disponibile per il download! https://www.compilaquindiva.com/2018/07/23/delphi-community-edition-download/ https://www.compilaquindiva.com/2018/07/23/delphi-community-edition-download/#comments Mon, 23 Jul 2018 14:30:35 +0000 https://www.compilaquindiva.com/?p=992 Finalmente è arrivata la svolta: da qualche giorno è disponibile per il download Delphi Community Edition, una versione di Delphi gratuita e completa nelle funzionalità! Delphi Community Edition è qui! Embarcadero ha finalmente deciso di rilasciare una nuova versione, o meglio una nuova edizione di Delphi rivolta al pubblico di sviluppatori professionale e non, agli hobbisti, agli studenti e in generale a tutti coloro che vogliono utilizzare questo ambiente di sviluppo e il suo elegante linguaggio Pascal-based (o imparare a farlo). Delphi Community Edition è scaricabile gratuitamente e, al contrario dei suoi predecessori, ha tutte le feature della versione professionale più completa. All’inizio fu “Starter”… Il rilascio di edizioni gratuite di Delphi non è una novità: Embarcadero rende disponibile già

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Finalmente è arrivata la svolta: da qualche giorno è disponibile per il download Delphi Community Edition, una versione di Delphi gratuita e completa nelle funzionalità!

Delphi Community Edition è qui!

Embarcadero ha finalmente deciso di rilasciare una nuova versione, o meglio una nuova edizione di Delphi rivolta al pubblico di sviluppatori professionale e non, agli hobbisti, agli studenti e in generale a tutti coloro che vogliono utilizzare questo ambiente di sviluppo e il suo elegante linguaggio Pascal-based (o imparare a farlo).

Delphi Community Edition è scaricabile gratuitamente e, al contrario dei suoi predecessori, ha tutte le feature della versione professionale più completa.

All’inizio fu “Starter”…

Il rilascio di edizioni gratuite di Delphi non è una novità: Embarcadero rende disponibile già da diverso tempo una versione di Delphi free ma limitata, con nome Delphi Starter Edition e rivolta a coloro che muovono i primi passi con il linguaggio o vogliono utilizzare l’ambiente per costruire semplici app per piattaforma Windows, saggiando la bontà della libreria più matura per questo sistema operativo, ovvero la VCL (Visual Component Library), aggiornata per supportare le ultime novità introdotte in Windows 10, la versione dell’OS di Microsoft che a maggio aveva già raggiunto 500 milioni di dispositivi.

Questa versione tuttavia presentava diverse limitazioni: non era possibile utilizzare l’innovativa libreria FireMonkey (per applicazioni business 2D/3D), sviluppare per Mac OS e nemmeno per le piattaforme mobile Android e iOS; in aggiunta, molti strumenti dell’ambiente di sviluppo per la scrittura veloce del codice non erano disponibili, così come limitata era la connettività ai database, mancava il codice sorgente e così via.

In breve, l’edizione Starter era senz’altro meglio di niente, ma mancava di tutte quelle peculiarità che rendono Delphi l’ambiente appetibile che è in realtà, e questo era motivo di dispiacere per molti sviluppatori, compresi quelli paganti.

L’unico vero modo di saggiare le reali capacità del prodotto era quello di scaricarsi una versione trial, con tutte le funzionalità ma con la “spada di Damocle” del ridotto tempo a disposizione per provarle. Si sa, l’aspetto psicologico ha una sua importanza. Basti pensare che oggi la parola “trial” non si usa quasi più: meglio usare Free e invitare poi al passaggio alla versione Pro una volta ingolosito l’utente.

Quali sono le feature di Delphi Community?

Delphi Community Edition non è una vecchia Starter Edition a cui è stato cambiato il nome, ma rappresenta un notevole passo avanti rispetto alle versioni gratuite rilasciate in precedenza.

Si potrebbe sinteticamente definire come una versione Professional in tutto e per tutto, limitata nella licenza solamente nelle dimensioni e volumi di introiti dell’azienda, della persona o dell’associazione che ne fa uso: ogni sviluppatore individuale o azienda (fino a un massimo di 5 sviluppatori) può usare la Community Edition fino a quando le revenue sono inferiori a 5.000 USD.

Come indicato nella Feature Matrix del prodotto, scaricabile in formato PDF, Delphi Community Edition ha le stesse caratteristiche dell’edizione Professional.

Responsive Design IDE Delphi Community Edition supporta le piattaforme desktop Windows e Mac OS, e le piattaforme mobile iOS e Android. A differenza della precedente Starter, Delphi CE consente l’uso della libreria FireMonkey (oltre alla VCL), inclusi tutti gli strumenti di FireUI a supporto dello sviluppo cross-platform e multi-device (es. live preview sui device), a cui si aggiunge l’IDE con tutte le feature a oggi disponibili, l’accesso a database locali con la libreria FireDAC e il database embedded per mobile IBLite scaricabile tramite il package manager GetIt.

E’ inoltre presente anche il codice sorgente delle librerie Delphi principali (RTL, VCL e FMX), utile quando si vuole dare una sbirciata all’implementazione delle classi per estendere una architettura, replicare un pattern oppure aggirare un bug noto.

E sei hai bisogno di aiuto, nessun problema: anche per Delphi Community Edition è stata predisposta la documentazione ufficiale online, che affianca quella delle edizioni più complete.

Quali sono le limitazioni?

Quali sono le limitazioni della licenza Community rispetto a quelle a pagamento, ad esempio quella più vicina ovvero la Professional?

Come già detto, la restrizione principale riguarda il numero di sviluppatori e il volume di affari dell’azienda che ne fa uso.

La licenza Community è inoltre sottoposta a un termine temporale di 1 anno, che Embarcadero ha promesso di estendere o che ipoteticamente si presume potrà essere rinnovato con l’arrivo di nuovi aggiornamenti.

A questo si aggiunge l’impossibilità di accedere alle versioni precedenti di Delphi, una facoltà concessa a coloro che hanno una Subscription attiva, che possono invece installare versioni più vecchie così come accedere alle versioni future rilasciate, agli aggiornamenti del prodotto e ai vari hot fix.

E’ fatto inoltre divieto (benché sia difficile da verificare) di modificare il codice sorgente incluso nel prodotto.

La licenza di Delphi CE restringe a un massimo di 5 le istanze eseguibili in rete: per esigenze di training massivo è quindi necessario ricorrere all’Academic Program di Embarcadero, che rimane attivo e disponibile.

Conclusioni

Cosa dire di più sul rilascio di Delphi Community Edition? Si tratta di una iniziativa eccezionale, doverosa, estremamente interessante e che sono certo avrà effetti positivi nella diffusione di Delphi come linguaggio e come prodotto, ora che è possibile utilizzarlo liberamente, soprattutto dai neofiti, incrementando il numero di sviluppatori della community.

Ha ragione chi considera l’iniziativa un pochino tardiva (per usare un eufemismo) rispetto alle scelte analoghe della concorrenza. Microsoft – per citare un esempio – rilascia
Visual Studio Community già da diversi anni. Occorre tuttavia tenere a mente che Visual Studio non è il “core business” di Microsoft, ma uno strumento per incentivare l’adozione delle tecnologie su cui Redmond conta (e guadagna) veramente, ossia Windows, Azure, SQL Server e così via. Embarcadero invece produce essenzialmente strumenti di sviluppo, quindi rilasciare gratuitamente il proprio prodotto commerciale è senz’altro una manovra da eseguire con cautela.

A mio avviso, soprattutto per chi – come me – si occupa anche di formazione oltreché di sviluppo, oggi è indispensabile poter disporre di una versione gratuita del prodotto, da fare installare al cliente e da far provare in tutte le sue sfaccettature, passando poi a una versione a pagamento nel momento in cui lo strumento diventa essenziale per
la vita dei progetti software. L’offerta di Delphi Community Edition non potrà che essere un vantaggio in questo ambito.

Grazie al rilascio della Community Edition, Delphi finalmente è accessibile con pochi clic a un ampio pubblico di interessati e possibili adopters. Studenti e universitari finalmente possono scaricare e usare Delphi senza dover compilare noiosa documentazione per ottenere una licenza gratuita. Ciascuno sviluppatore Delphi può usare la versione a cui è abituato anche a casa, per formarsi o costruire le proprie utility personali, senza dover “rubare” una licenza alla propria azienda. 😊 Se sei un appassionato di Internet of Things, puoi costruire da subito i tuoi prototipi realizzando client per tutte le piattaforme conosciute in pochi minuti. E ancora, puoi partecipare al tuo Programmer User Group preferito o alla Coding Gym più vicina e risolvere gli esercizi usando (e facendo usare) Delphi come tool di sviluppo. Puoi irrompere nell’evento dedicato a startup, hacking e simili sviluppando la tua soluzione mobile in pochi istanti sbaragliando i vari X-Coder e Xamariner. 😜

Internet of Things

Se sei uno sviluppatore curioso, non c’è momento migliore per iniziare a utilizzare Delphi. C’è addirittura un libro gratuito che puoi scaricare per muovere i primi passi. Se lo conosci già, ora puoi farlo conoscere anche ad altri e allargare la tua community.

Long live to Delphi! 🖖

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https://www.compilaquindiva.com/2018/07/23/delphi-community-edition-download/feed/ 6 992
ITDevCon 2017: slide e sorgenti su Clean Code e Information Radiator con Delphi https://www.compilaquindiva.com/2017/10/17/itdevcon-2017-slide-sorgenti/ https://www.compilaquindiva.com/2017/10/17/itdevcon-2017-slide-sorgenti/#comments Tue, 17 Oct 2017 11:00:29 +0000 https://www.compilaquindiva.com/?p=746 Si è conclusa da qualche giorno l’appuntamento annuale imperdibile per gli sviluppatori Delphi, ITDevCon 2017 – European Delphi Conference, la conferenza europea dedicata agli sviluppatori Delphi. L’evento si è tenuto anche quest’anno nella sede di bitTime Software a Roma, tra le verdi colline che adornano la città di Frascati, con un tempo metereologico da fare invidia all’estate. Dopo la parentesi primaverile della Spring Edition è tornata quindi la “sorella maggiore” della conferenza, con due giornate piene di interessanti speech, sia in italiano ma anche in inglese, per non far mancare nulla agli ospiti venuti da fuori Italia, che sono certo avranno gradito parecchio anche le prelibatezze servite nei coffee break e nel pranzo durante il giorno, raggiungendo il top con

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Badge di ITDevConSi è conclusa da qualche giorno l’appuntamento annuale imperdibile per gli sviluppatori Delphi, ITDevCon 2017 – European Delphi Conference, la conferenza europea dedicata agli sviluppatori Delphi.

L’evento si è tenuto anche quest’anno nella sede di bitTime Software a Roma, tra le verdi colline che adornano la città di Frascati, con un tempo metereologico da fare invidia all’estate.

Dopo la parentesi primaverile della Spring Edition è tornata quindi la “sorella maggiore” della conferenza, con due giornate piene di interessanti speech, sia in italiano ma anche in inglese, per non far mancare nulla agli ospiti venuti da fuori Italia, che sono certo avranno gradito parecchio anche le prelibatezze servite nei coffee break e nel pranzo durante il giorno, raggiungendo il top con i piatti della tradizione locale serviti all’agriturismo per cena, inclusi i tipici Saltimbocca alla Romana (che Fabrizio Bitti, CEO di bitTime, ha prontamente tradotto per i non italiani in «Jump in Mouth at the Roman Way»). 😄

Anche questa edizione ha mantenuto lo spirito che la contraddistingue: contenuti tecnici di elevata qualità, a giudicare dai feedback positivi lasciati dai presenti al termine di ogni singolo speech, con una buona dose di humour che non guasta mai.

La caratteristica più apprezzabile di ITDevCon, a mio avviso (e dopo anni di partecipazione come speaker e come attendant posso dirlo) è che non ti lascia mai tornare a casa senza una buona dose di spunti e ispirazioni da cui trarre nuove idee e tecniche per il nostro lavoro. Questo è dovuto al fatto che tutti gli speaker cercano sempre di trasmettere le proprie esperienze, e non solo di raccontarle asetticamente, una tendenza che non sempre si trova negli eventi di questo tipo, a cui si aggiunge l’accoglienza esclusiva dei padroni di casa.

Slide e codice sorgente

Quest’anno ho partecipato come speaker (ormai è una tradizione) proponendo due talk.

Nel primo talk, intitolato ironicamente «Non Aprite Quella Unit!», ho presentato esempi di “codice orrorifico” tratti dalla mia esperienza di “code revision” presso clienti, sia per farsi quattro risate, sia per introdurre l’argomento principale della sessione, ossia la scrittura di “codice pulito” (Clean Code) e i benefici che porta nel team di sviluppo, in termini di chiarezza e manutenibilità del codice, partendo dalle regole più banali e intuibili fino ad arrivare agli accorgimenti più sconosciuti e difficili da attuare.

Nel secondo talk, intitolato «Crea un Information Radiator con Delphi», ho spiegato innanzitutto cosa si intende con questo strano termine: si tratta di un pannello che distribuisce informazioni alle persone nelle vicinanze, collocato e dimensionato affinché sia visibile con facilità. Ne avrete sicuramente visti in aeroporto, per mostrare le informazioni sul volo in partenza, oppure negli autogrill, per diffondere informazioni sul traffico e le ultime notizie. Si tratta di una nuova tendenza, che sta dilagando al punto tale che pure i team di sviluppo li stanno adottando per tenere sotto controllo l’andamento delle attività sui progetti aperti e gestiti con metodologie agili (es. Scrum). Per realizzare il nostro pannello, abbiamo scelto Raspberry Pi 3 come hardware e Delphi (con FireMonkey) per creare un’applicazione Android nativa e ultraveloce (rispetto alle soluzioni più comuni basate su pagine Web a rotazione e browser pesanti).

Potete scaricare i sorgenti dal mio repository su GitHub, assieme alle slide pubblicate nel mio profilo su SlideShare a questi indirizzi:

Conclusioni

In breve, se non avete mai partecipato o se mancate da qualche anno, non mi farei sfuggire la prossima edizione, magari la Spring se ci sarà. 😉

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https://www.compilaquindiva.com/2017/10/17/itdevcon-2017-slide-sorgenti/feed/ 9 746
ITDevCon SE 2017: Web API e applicazioni Web con Vue.js e Delphi https://www.compilaquindiva.com/2017/05/23/itdevcon-se-2017-web-api-vue-js-delphi/ https://www.compilaquindiva.com/2017/05/23/itdevcon-se-2017-web-api-vue-js-delphi/#comments Tue, 23 May 2017 12:30:50 +0000 https://www.compilaquindiva.com/?p=724 Questo mese di maggio si conclude con un appuntamento inedito: ITDevCon 2017 Spring Edition. A furor di popolo, come si suol dire, la conferenza europea dedicata a Delphi ITDevCon torna il prossimo venerdì 26 maggio a Roma per una edizione speciale primaverile, in forma ridotta (solo una giornata prima del weekend) e in lingua italiana, ma come sempre molto ricca di argomenti interessanti per gli sviluppatori Delphi. Affrettatevi ad acquistare i biglietti per partecipare alla conferenza, perché stanno per terminare sia i biglietti che i giorni a disposizione. 🙂 L’agenda completa dell’evento la trovate sul sito ufficiale. Fra i tanti speaker presenti ci sarò anche io con due talk orientati all’integrazione di Delphi con il Web. Come usare REST API

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Logo ITDevCon 2017 Spring EditionQuesto mese di maggio si conclude con un appuntamento inedito: ITDevCon 2017 Spring Edition.

A furor di popolo, come si suol dire, la conferenza europea dedicata a Delphi ITDevCon torna il prossimo venerdì 26 maggio a Roma per una edizione speciale primaverile, in forma ridotta (solo una giornata prima del weekend) e in lingua italiana, ma come sempre molto ricca di argomenti interessanti per gli sviluppatori Delphi.

Affrettatevi ad acquistare i biglietti per partecipare alla conferenza, perché stanno per terminare sia i biglietti che i giorni a disposizione. 🙂

L’agenda completa dell’evento la trovate sul sito ufficiale. Fra i tanti speaker presenti ci sarò anche io con due talk orientati all’integrazione di Delphi con il Web.

REST API e Vue.js

Come usare REST API fantastiche e dove trovarle

Nel mondo là fuori c’è un intero universo di Web API interessanti e curiose, tutte da esplorare. Dopo una breve introduzione, utile a fissare bene determinati concetti di base, in questo talk vedremo come è possibile “consumare” queste API con Delphi, costruendo applicazioni client anche molto accattivanti e di sicuro impatto.

Applicazioni Web ultra-performanti con Vue.js e Delphi

Vue.js è una libreria JavaScript per creare interfacce utente estremamente performanti, che può essere introdotta gradualmente nelle vostre applicazioni Web, nel modo meno invasivo possibile. In questo talk vedremo come utilizzare la libreria per costruire passo passo un frontend fino alla sua integrazione con un backend realizzato in Delphi.

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https://www.compilaquindiva.com/2017/05/23/itdevcon-se-2017-web-api-vue-js-delphi/feed/ 2 724
Slide e codice speech ITDevCon 2016 su Delphi con React e Telegram https://www.compilaquindiva.com/2016/10/21/slide-codice-speech-itdevcon-2016-delphi-react-telegram/ Fri, 21 Oct 2016 13:00:37 +0000 https://www.compilaquindiva.com/?p=705 Ho reso pubblici slide e codice sorgente degli esempi relativi ai talk tenuti alla conferenza ITDevCon 2016 – European Delphi Conference. Codice sorgente Il codice sorgente può essere scaricato dalla mia pagina su GitHub, che contiene anche il materiale utilizzato nelle conferenze passate. I sorgenti degli esempi di ITDevCon 2016 li trovate precisamente in questa cartella, che include anche i documenti PDF con le slide. Per scaricare gli esempi, potete clonare il repository usando il vostro client Git preferito, oppure scaricare lo ZIP del repository con tutti i sorgenti. Slide Le slide mostrate durante l’evento le trovate sulla mia pagina SlideShare. Potete visualizzarle direttamente online e scaricarle a questi link: Create Your Bot with Delphi and Telegram Web Development with

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Articolo - ITDevCon 2016 - Slide e codice sorgente

Ho reso pubblici slide e codice sorgente degli esempi relativi ai talk tenuti alla conferenza ITDevCon 2016 – European Delphi Conference.

Codice sorgente

Il codice sorgente può essere scaricato dalla mia pagina su GitHub, che contiene anche il materiale utilizzato nelle conferenze passate. I sorgenti degli esempi di ITDevCon 2016 li trovate precisamente in questa cartella, che include anche i documenti PDF con le slide.

Per scaricare gli esempi, potete clonare il repository usando il vostro client Git preferito, oppure scaricare lo ZIP del repository con tutti i sorgenti.

Slide

Le slide mostrate durante l’evento le trovate sulla mia pagina SlideShare.

Potete visualizzarle direttamente online e scaricarle a questi link:

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ITDevCon 2016: riepilogo e qualche foto https://www.compilaquindiva.com/2016/10/11/itdevcon-2016-riepilogo-foto/ Tue, 11 Oct 2016 11:30:18 +0000 https://www.compilaquindiva.com/?p=683 Sono tornato già da qualche giorno dalla “gitarella” a Roma per ITDevCon 2016 (sito ufficiale), la conferenza europea dedicata a Delphi. Ecco qui una breve recensione dell’evento. Dopo le esperienze di Verona e Milano, quest’anno l’evento si è svolto per la prima volta a Roma, nel quartier generale di bitTime Professionals, gli organizzatori dell’evento: oltre al beneficio del valore tecnico, la conferenza è sempre un’ottima occasione per spostarsi e vedere posti nuovi. Questa edizione ha visto la partecipazione di una sessantina di persone, un vero “sold out” con la room principale piena: unito al dato di partecipazione del Delphi Day dello scorso giugno, il risultato conferma il desiderio di fare community da parte degli sviluppatori, che è uno degli aspetti

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Articolo - ITDevCon 2016 - Recap

Sono tornato già da qualche giorno dalla “gitarella” a Roma per ITDevCon 2016 (sito ufficiale), la conferenza europea dedicata a Delphi. Ecco qui una breve recensione dell’evento.

Dopo le esperienze di Verona e Milano, quest’anno l’evento si è svolto per la prima volta a Roma, nel quartier generale di bitTime Professionals, gli organizzatori dell’evento: oltre al beneficio del valore tecnico, la conferenza è sempre un’ottima occasione per spostarsi e vedere posti nuovi.

Questa edizione ha visto la partecipazione di una sessantina di persone, un vero “sold out” con la room principale piena: unito al dato di partecipazione del Delphi Day dello scorso giugno, il risultato conferma il desiderio di fare community da parte degli sviluppatori, che è uno degli aspetti di maggiore risalto in questo tipo di eventi, nonché il vivo interesse verso Delphi e le novità che riguardano il prodotto.

Dal punto di vista dei contenuti, non sono mancati gli approfondimenti relativi alle tecnologie assodate ma anche a quelle emergenti.

Si è parlato di sviluppo di applicazioni Web e SPA (Single Page Application), usando le librerie Angular2 e React lato client, ovviamente con backend in Delphi, approfondendo ben due librerie free e Open Source, DelphiMVCFramework e MARS Curiosity, che si affiancano a quelle già disponibili “out of the box” in Delphi.

Non sono mancate le sessioni maggiormente orientate agli “smanettoni”, con un approfondimento di tecniche avanzate per il debugging delle applicazioni e gli “internals” del memory manager FastMM4.

La tematica dell’accesso ai dati non è stato senz’altro trascurata: si è parlato del movimento NoSQL e delle caratteristiche di uno dei database NoSQL più diffusi, MongoDB, per il quale la libreria FireDAC offre un driver già da qualche versione. A questi argomenti si è aggiunto un approfondimento di Firebird 3.0 e delle novità portate dalla nuova versione, assieme a una sessione di tips per incrementarne le performance.

Screenshot Io ho tenuto uno speech su un argomento particolarmente in voga al momento, ovvero i Bot e il loro possibile impiego nelle proprie soluzioni business, spiegando come realizzarne uno sfruttando la piattaforma messa a disposizione da Telegram, realizzando a titolo di esempio un bot ad hoc per la conferenza, in grado di fornire informazioni sempre aggiornate sulle sessioni e sugli speaker, oltre ad avvisi organizzativi (con una punta di “british humour”).

Ho trovato particolarmente interessanti le sessioni su Arduino e sugli spunti di integrazione con Delphi: basta davvero solo la fantasia per immaginare uno scenario di possibile utilizzo della scheda assieme ai tanti moduli ordinabili in rete per costruire qualcosa di concreto da cui potrebbe scaturire un’interessante idea.

Infine, sono stati molti i tool e le librerie analizzate nel corso dei vari talk, tutti in buona prevalenza gratuiti e open source, in grado di ricoprire la totalità delle problematiche di sviluppo di qualsivoglia tipo di applicazione Delphi.

Il tutto contornato da un’ottima cena e da abbondanti buffet pomeridiani che hanno reso ancora più gustosi i coffee-break di condivisione e chiacchiere con gli altri partecipanti.

Promossa quindi a pieni voti anche questa edizione romana di ITDevCon, per la generosa ospitalità e l’ottima organizzazione, per la quantità e qualità dei contenuti tecnici proposti, per la ricca premiazione e per la simpatia dei partecipanti e dello staff che ci ha gentilmente ospitati.

Arrivederci quindi a presto, si spera, a una nuova edizione di ITDevCon!

Vi pubblico qui di seguito qualche foto e i tweet in diretta.

ITDevCon 2016 – Galleria fotografica

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ITDevCon 2016 – Tweet live

https://twitter.com/DelphiPodcastIT/status/783923983955689472
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Delphi Cookbook Second Edition: la mia recensione https://www.compilaquindiva.com/2016/09/07/delphi-cookbook-second-edition-recensione/ Wed, 07 Sep 2016 13:00:35 +0000 https://www.compilaquindiva.com/?p=669 Riporto qui la mia recensione del libro Delphi Cookbook Second Edition di Daniele Teti, che riprende e integra quella rilasciata in lingua inglese su Amazon. «Delphi Cookbook Second Edition» è un ottimo libro estremamente utile. Devo premettere che io sono un fan dei cosiddetti “libri accademici”, quei lunghi tomi che ti introducono a un linguaggio di programmazione o a una tecnologia e ti dicono tutto quello che c’è da sapere su di esso, partendo dai concetti basilari e andando in profondità sviscerando ogni dettaglio e fornendo una conoscenza completa a 360 gradi. Delphi Cookbook Second Edition non appartiene a questa categoria di libri, ma questo non deve essere considerato un aspetto negativo: occorre tenere conto che al giorno d’oggi il

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Riporto qui la mia recensione del libro Delphi Cookbook Second Edition di Daniele Teti, che riprende e integra quella rilasciata in lingua inglese su Amazon.

Copertina di Delphi Cookbook Second Edition
Copertina del libro
«Delphi Cookbook Second Edition» è un ottimo libro estremamente utile.

Devo premettere che io sono un fan dei cosiddetti “libri accademici”, quei lunghi tomi che ti introducono a un linguaggio di programmazione o a una tecnologia e ti dicono tutto quello che c’è da sapere su di esso, partendo dai concetti basilari e andando in profondità sviscerando ogni dettaglio e fornendo una conoscenza completa a 360 gradi. Delphi Cookbook Second Edition non appartiene a questa categoria di libri, ma questo non deve essere considerato un aspetto negativo: occorre tenere conto che al giorno d’oggi il tempo è una cosa preziosa, e il software – in particolare se si tratta di uno strumento di sviluppo – si evolve molto velocemente, e leggere dei “volumi senza fine” richiede parecchio impegno quando noi programmatori dobbiamo invece iniziare a lavorare al nostro progetto nel più breve tempo possibile, altrimenti partiremmo già in ritardo.

Da questo punto di vista, Delphi Cookbook Second Edition si presenta in un forma molto comoda da usare: quando si incontra un problema specifico nel processo di creazione dell’applicazione, è possibile partire dall’indice del libro e cercare il capitolo relativo, ottenendo quei bit di informazioni essenziali che permettono di sbloccare la situazione e proseguire nel completamento del task. In fondo, un “tip” è spesso tutto ciò che serve a uno sviluppatore.

Ma non vorrei essere frainteso: non stiamo parlando di una raccolta di quei vecchi e banali trucchetti di cui tutta la community Delphi ormai è già a conoscenza: il libro affronta casi d’uso aggiornati e al passo con i tempi, spiegando per ogni “ricetta” (una sorta di design pattern) come procedere e soprattutto il perché della soluzione proposta, in modo da consentire al lettore di cogliere la logica che vi sta dietro, consentendogli di riapplicarla anche in altri contesti differenti da quello affrontato.

All’interno del libro scoprirete inoltre che molte delle soluzioni proposte sfruttano le caratteristiche del linguaggio Object Pascal e si basano su classi e componenti che sono già presenti in Delphi: questo dimostra come il linguaggio e il tool siano uno strumento del tutto moderno e adatto alle esigenze di sviluppo odierne. Vi sono però anche ricette basate su componenti di terze parti e open source, come Delphi MVC Framework, con una spiegazione completa del loro utilizzo, dall’installazione al deploy, fornendo così anche dei tutorial aggiuntivi rispetto a quelli che si trovano nella documentazione ufficiale di questi interessanti progetti.

Le tecniche mostrate spaziano dall’interfaccia utente (come il supporto ai temi e l’owner-drawing) alla logica di business (come l’uso della Extended RTTI per la meta-programmazione), passando per l’esposizione dei dati tramite server Web HTTP al consumo di servizi REST, coprendo in breve tutti gli aspetti salienti della costruzione di una soluzione software completa, sia per desktop sia per piattaforme mobile.

Concludendo, se sei uno sviluppatore Delphi e vuoi utilizzare questo tool di sviluppo come merita, devi per forza leggere questo libro. 🙂

Acquista su Amazon

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Delphi Boot Camp: scarica e impara Delphi gratis! https://www.compilaquindiva.com/2016/09/01/delphi-boot-camp-scarica-impara-gratis/ Thu, 01 Sep 2016 12:30:19 +0000 https://www.compilaquindiva.com/?p=648 Sei uno sviluppatore software che ama conoscere ogni giorno nuove tecnologie, strumenti e linguaggi di programmazione? Questa è senz’altro una occasione che non puoi assolutamente lasciarti sfuggire: il Delphi Boot Camp! Cos’è il Delphi Boot Camp? Il Delphi Boot Camp prevede 5 giornate di training online gratuito, dal 5 al 9 settembre (2 ore al giorno), con cui potrai scoprire la magia della programmazione con Delphi, le funzionalità di sviluppo rapido delle applicazioni (RAD) offerto dall’ambiente, l’uso del moderno ed elegante linguaggio Object Pascal, le potenzialità del framework crossplatform FireMonkey. Per il tuo “training”, puoi scegliere se iniziare a usare gratuitamente il prodotto completo scaricando la versione di prova, oppure approfittare di una eccezionale promozione limitata: ottenere una licenza gratuita

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Sei uno sviluppatore software che ama conoscere ogni giorno nuove tecnologie, strumenti e linguaggi di programmazione? Questa è senz’altro una occasione che non puoi assolutamente lasciarti sfuggire: il Delphi Boot Camp!

Delphi Boot Camp - dal 5 al 9 settembre

Cos’è il Delphi Boot Camp?

Il Delphi Boot Camp prevede 5 giornate di training online gratuito, dal 5 al 9 settembre (2 ore al giorno), con cui potrai scoprire la magia della programmazione con Delphi, le funzionalità di sviluppo rapido delle applicazioni (RAD) offerto dall’ambiente, l’uso del moderno ed elegante linguaggio Object Pascal, le potenzialità del framework crossplatform FireMonkey.

Per il tuo “training”, puoi scegliere se iniziare a usare gratuitamente il prodotto completo scaricando la versione di prova, oppure approfittare di una eccezionale promozione limitata: ottenere una licenza gratuita di Delphi Starter Edition (del valore di € 395,28) e scaricare anche una copia di Object Pascal Handbook, il libro di Marco Cantù sul linguaggio Object Pascal (aggiornato con le novità di Delphi 10.1 Berlin) con il quale potrai seguire meglio il corso.

Il training si rivolge sia a coloro che hanno sentito parlare di Delphi e aspettavano un’occasione buona per provarlo sia a chi non lo conosce assolutamente oppure a chi lo ha già usato in passato e vuole vedere quali sono state le migliorie apportate all’ambiente e al linguaggio di programmazione, tenendo presente che con la prossima versione in arrivo (nome in codice Godzilla) un nuovo compilatore per Linux affiancherà quelli già esistenti per Windows e Mac (32 e 64 bit), per Android e Apple iOS, come indicato nella nuova roadmap aggiornata ad agosto 2016.

Agenda delle giornate

Qui di seguito riporto gli argomenti di ciascuna giornata del training. Le sessioni sono in lingua inglese.

  • Giorno 1 – Introduzione a Delphi: l’IDE e la tua prima applicazione
  • Giorno 2 – Conoscere il linguaggio Delphi
  • Giorno 3 – Costruire interfacce utente efficaci con FireMonkey
  • Giorno 4 – Game Development con Delphi
  • Giorno 5 – Sviluppo Mobile e Database

Per approfondire il contenuto delle lezioni e i dettagli dell’iniziativa, guarda il filmato di introduzione di Jim McKeeth, Evangelist di Embarcadero Technologies.

Ora che conosci tutti i dettagli, non ti resta che iscriverti subito all’evento.

Iscriviti subito

Buon addestramento! 😉

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