conferenze Archives - Compila Quindi Va https://www.compilaquindiva.com/tag/conferenze/ Il blog tecnico di Marco Breveglieri, Software and Web Developer Sun, 03 May 2020 18:02:10 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.1.1 https://i0.wp.com/www.compilaquindiva.com/wp-content/uploads/2021/05/cropped-favicon.png?fit=32%2C32&ssl=1 conferenze Archives - Compila Quindi Va https://www.compilaquindiva.com/tag/conferenze/ 32 32 149404468 ITDevCon X: slide, esempi e foto https://www.compilaquindiva.com/2019/11/19/itdevcon-x/ Tue, 19 Nov 2019 10:00:00 +0000 https://www.compilaquindiva.com/?p=1174 Breve reportage della conferenza ITDevCon X European Delphi Conference, l'evento dedicato agli sviluppatori Delphi, giunto alla decima edizione.

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ITDevCon X è il nome della conferenza europea dedicata agli sviluppatori Delphi.

T-Shirt speaker di ITDevCon X
La nuova maglietta degli speaker ITDevCon X

Organizzata da bitTime Software (rappresentanza italiana di Embarcadero/Idera) e bitTime Professionals, l’evento è giunto alla decima edizione (da cui la “X” nel nome).

Per festeggiare il traguardo, lo staff ha curato tutto nei minimi dettagli: logo rinnovato, nuovo sito ufficiale, magliette dal design accattivante per partecipanti e speaker, videoripresa delle sessioni e tanto altro.

A fianco delle novità, permangono invece costanti come l’accoglienza, il supporto, la simpatia, il buon cibo e la buona compagnia che da dieci anni fanno da contorno ai contenuti tecnici della conferenza.

I miei contenuti preferiti a ITDevCon X

Anche questa edizione ha offerto un’ampia selezione di argomenti interessanti, in lingua italiana e inglese.

Vi sono state tuttavia alcune sessioni che ho particolarmente apprezzato per gli spunti che hanno fornito.

Ad esempio, Daniele Teti (CEO e R&D Director di bitTime Professionals) ha illustrato in modo chiaro l’uso di Kanban, il metodo per la gestione del lavoro che consente di individuare e risolvere i “colli di bottiglia” rendendolo più fluido e capace di soddisfare le scadenze. Pur avendolo visto e utilizzato in molte occasioni, ho riscoperto questo metodo chiarendo le caratteristiche base di questa metodologia. Daniele ha inoltre mostrato un demo di Kanboard, un software gratuito e open source per costruire la propria “Kanban Board”.

Diversi spunti li ho trovati anche nella sessione di Marco Mottadelli (CEO di DNA Software) dedicata a Jenkins: si tratta di uno strumento dedicato alla Continuous Integration, a cui ho accennato di recente. Grazie alla sua integrazione con diversi sistemi di Version Control, permette di generare build automatiche, eseguire test e svolgere tante altre operazioni nell’ambito DevOps grazie ai linguaggi supportati (es. batch o Python) e al supporto di vari plugin.

Altra menzione d’onore va a Omar Bossoni (BCI Software) per aver “sviscerato” il lungo processo che porta alla distribuzione di un’applicazione Delphi su iOS, il sistema operativo Apple per dispositivi mobili. L’iscrizione all’Apple Developer Program, la creazione dei profili necessari, la generazione dei certificati… Omar ha dettagliato tutto ciò che deve essere fatto per pubblicare la propria app. Dal punto di vista tecnico e burocratico, i costi e gli ostacoli non mancano di certo. Anche se suscettibile di frequenti cambiamenti, grazie a questa spiegazione il processo da oggi sarà meno oscuro e più agevole da portare a termine.

Estendere l’IDE di Delphi: slide e sorgenti degli esempi

La sessione che ho preparato per questa edizione di ITDevCon riguardava l’estensione dell’IDE di Delphi.

Più che una trattazione tecnica, il mio talk è stata una “moral suasion”: l’obiettivo era quello di stimolare la curiosità della community di sviluppatori allo scopo di incentivare la creazione di add-in per Delphi.

Esempi di "piccoli" plugin per Visual Studio
Esempi di “piccoli” plugin per Visual Studio

La maggior parte delle estensioni Delphi infatti è costituito da prodotti medio/grandi che aggiungono macro-funzionalità. A differenza della concorrenza (vedi il caso di Visual Studio Code), pochi sono i tool specifici e mirati per Delphi volti a risolvere piccole esigenze.

Delphi consente di estendere le proprie funzionalità grazie alla Tools API. Si tratta di una Unit che fornisce interfacce tramite le quali interagire con l’IDE per alternarne o integrarne le funzionalità, o ricevere segnalazioni relative a eventi significativi.

Fra gli esempi più curiosi che ho mostrato, sicuramente il successo maggiore lo ha avuto il demo “Code Smells”. Si tratta di un plugin che, una volta installato, emette suoni di flatulenze in presenza di errori al termine della compilazione. Grazie a una voce di menu dedicata e a una finestra di dialogo, il plugin è anche configurabile!

Finestra di configurazione del plugin Delphi
Finestra di configurazione del plugin Delphi

Sorvolando sul carattere goliardico e sull’utilità pressoché nulla del plugin, è un ottimo esempio di add-in verticalizzata: installa un menu, visualizza una dialog di setup, interagisce con la compilazione, inserisce messaggi nel log, riproduce suoni e così via.

Per chi è interessato, i sorgenti degli esempi e le slide mostrate durante la sessione sono scaricabili dal mio repository su GitHub.

Alcune foto da ITDevCon X

Potete visualizzare le fotografie che ho scattato durante l’evento nel mio album Google Foto condiviso.

Conclusioni

ITDevCon non mostra segni di vecchiaia. Nonostante gli anni, resta un appuntamento irrinunciabile. Tutto ciò è merito soprattutto dell’impegno e del lavoro degli amici di bitTime Software.

Gli argomenti permangono variegati e attuali, in un clima spensierato come sempre. Quest’anno ho incrociato volti conosciuti ma anche facce nuove, che è sempre un incoraggiante segnale di quanto la community Delphi sia vivace.

In sintesi, lo slogan “la miglior edizione di sempre” è stato rispettato appieno. 🙂

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DevOps Heroes 2019: un breve resoconto https://www.compilaquindiva.com/2019/10/31/devops-heroes-2019-reportage/ Thu, 31 Oct 2019 13:00:00 +0000 https://www.compilaquindiva.com/?p=1158 DevOps Heroes 2019: un breve resoconto della giornata di sessioni tecniche dedicata al tema DevOps, tenutasi a Parma il 26 ottobre 2019.

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Sabato 26 ottobre l’Università degli Studi di Parma ha ospitato DevOps Heroes 2019.

L’evento riguardava il tema DevOps, che sta prendendo sempre più piede presso sviluppatori, sistemisti, Project Manager e tante altre figure del mondo IT.

Nel corso della giornata si sono avvicendati vari speaker per chiarire meglio gli aspetti di questo controverso tema, provenienti dall’Italia e dall’estero. Grazie agli sponsor, la conferenza DevOps Heroes 2019 era completamente gratuita.

Tutte le informazioni sull’evento e le slide delle sessioni potete trovarle già sul sito ufficiale.

Cosa si intende con il termine DevOps?

Riprendendo la definizione riportata sul sito della conferenza, DevOps è una cultura, un movimento, una pratica che si focalizza su collaborazione e comunicazione. Il suo obiettivo è quello di colmare il gap fra i diversi attori coinvolti nella produzione del software. Essa collega lo sviluppatore di software alle altre figure IT impegnate nel test e nel delivery della soluzione, includendo metodologie ma anche tool. Il risultato finale è un ecosistema affidabile e automatizzato per fare sviluppo, build e release.

Avendo partecipato come tutti solo a determinate sessioni, il mio resoconto non potrà essere esaustivo. Mi limiterò quindi a riportare gli elementi di DevOps Heroes 2019 che ho trovato più interessanti.

Microsoft Learn: una bella scoperta!

Essendo sia partner che sponsor, Microsoft ha “monopolizzato” un pochino parte dei contenuti della conferenza.

Nel talk di apertura Aldo Donetti, Senior Regional Program Manager di Microsoft, ha illustrato le funzionalità del sito Microsoft Learn e le sue potenzialità.

Oltre a includere percorsi di formazione specifici per Azure, la soluzione cloud di Redmond, il sito è in grado di offrire esercitazioni pratiche creando automaticamente le risorse cloud che sono necessarie. Ciò consente a chiunque di apprendere l’uso della piattaforma eseguendo comandi reali su architetture veraci create ad hoc, senza dover necessariamente acquistare prodotti e servizi.

Homepage del sito Microsoft Learn
La homepage del sito Microsoft Learn

Il sito annovera decine e decine di nuovi corsi e offre la possibilità di iscriversi con un profilo che è possibile rendere pubblico per mostrare i propri progressi. Oltre ad autocelebrarsi, esporre i traguardi raggiunti può tornare molto utile, ad esempio per proporsi come candidato per una posizione lavorativa aperta.

Ricordo di aver visitato il sito di recente, ma non avevo notato tutte le novità che sono state raccontate: ci farò presto una capatina e consiglio a tutti di farlo.

Continuous Integration: qual è il reale valore?

La Continuous Integration (abbreviata in “CI”) è forse uno dei maggiori capisaldi della filosofia DevOps. Molte delle sessioni ha riguardato questa pratica, direttamente o indirettamente, parlando di tool e/o di configurazioni legate alla CI.

Schema della Continuous Integration
Schema della Continuous Integrationfonte RedHat.com

Nata con extreme programming (XP), si tratta di una pratica che prevede l’integrazione continua e frequente dei sorgenti all’interno di un repository. Ogni conferimento da parte degli sviluppatori scatena un processo di build automatizzata al fine di rilevare prematuramente eventuali errori di compilazione. Il successo della build in genere avvia l’esecuzione di test automatizzati sul prodotto. Se l’intera procedura va a buon fine, opzionalmente viene generato il pacchetto che rappresenta una nuova versione del software. Tale pacchetto può essere rilasciato sia in ambienti di test sia reso disponibile al cliente finale.

La domanda che è stata posta a riguardo è: qual è il fine ultimo di avere una “catena” simile? Per dirlo in altre parole, cosa non può mancare affinché la CI fornisca tutto il proprio valore?

Uno degli obiettivi primari della CI è avere feedback rapidi, che possono provenire sia dai tester che dai clienti finali. Prima giungono responsi in seguito a un nuovo rilascio, prima si possono aggredire eventuali problemi, come bug, errori o regressioni.

Senza test non esiste DevOps!

Per poter essere efficace, qualsiasi sistema di Continuous Integration non può esistere senza prevedere una adeguata strategia di testing. D’altronde, senza la presenza di test affidabili, non si potrebbe avere alcuna garanzia in merito alla qualità di ciò che il processo automatizzato produce in output. Ciò implica che i test dovrebbero essere anch’essi automatizzati.

Nell’implementazione di pratiche DevOps, può accadere di trascurare in toto o in parte l’importanza dei test, magari perché percepiti come inutili o costosi dal management, o perché mediamente complessi da implementare, soprattutto quando si parla di Unit Test. Talvolta l’effort percepito è più alto del costo reale, per cui si preferisce risparmiare sulla scrittura di test automatizzati, spendendo magari dieci volte tanto in risorse umane impiegate per fare clic sull’interfaccia, ossia test manuali.

E’ bene precisare che qualsiasi tipologia di test ha una propria utilità che non si vuole assolutamente sminuire in questo contesto. Il messaggio da recepire è che i test automatizzati hanno ben più valore, come indicato nel modello della Test Pyramid, e pertanto andrebbero favoriti come investimento proficuo nel medio/lungo termine.

Microservizi e… unicorni.

Un altro prodotto molto in voga come risultato di un processo guidato da DevOps sono i microservizi, paragonati più volte nel corso della giornata agli unicorni: se ne parla spesso, piacciono pure ma nessuno li ha mai realmente visti. 😊

Immagine di unicorno
I microservizi sono come gli unicorni… – fonte unDraw.com

Le critica nemmeno troppo velata si riferisce a quelle soluzioni software spacciate commercialmente come “micro services”, ma che in realtà non lo sono.

La denuncia è che i presunti microservizi siano spesso realizzati senza rispettare i dovuti crismi. Essi devono essere indipendenti, di piccole dimensioni e affidabili. Spesso invece ci si ritrova tra le mani soluzioni che sono banali “rebrand” del vecchio approccio SOA.

Uno dei fattori maggiormente trascurati è proprio quello dell’affidabilità intrinseca del singolo servizio, che diviene ancora più fondamentale quando invocato da altri servizi per soddisfare una richiesta.

Rendere un servizio “reliable” significa riuscire a gestire anche le situazioni in cui uno degli altri servizi restituisce errori, o risulta irraggiungibile, continuando a mantenere un elevata velocità nel fornire risposte ai client.

Nell’ambito della piattaforma Microsoft .NET (nelle versioni “tradizionale” e “Core”) è possibile usare Polly, una libreria che permette di rendere resiliente e “fault tolerant una parte di logica sviluppata in C# o VB.NET, implementando diverse strategie. Ad esempio, adottando il pattern Retry abbiamo la facoltà di ripetere una chiamata (o qualsiasi altra operazione) per un certo numero di volte prima di alzare definitivamente bandiera bianca; in alternativa, usando Circuit Breaker possiamo invece sopperire ai timeout persistenti di un servizio remoto restituendo immediatamente un errore. L’obiettivo è quello di garantire una velocità ottimale e costante di risposte al secondo.

A proposito, se volete mettere “alla frusta” la vostra Web API per verificare come si comporta in situazioni di stress, potete usare il tool Locust.

Azure DevOps Services

La piattaforma cloud maggiormente citata nel corso di DevOps Heroes 2019 non poteva essere che Microsoft Azure. In particolare, si è parlato molto dei servizi cloud esplicitamente dedicati alle pratiche DevOps, ossia Azure DevOps Services.

Si tratta di una piattaforma di servizi, disponibili in cloud ma anche on-premise, dedicati sia agli sviluppatori sia agli altri membri del team, dalla pianificazione delle attività allo sviluppo vero e proprio, dalla condivisione del codice sorgente alla gestione di tutti gli automatismi volti a fornire tutto quello che serve per la realizzazione e la distribuzione di software.

Azure DevOps Services Overview
Panoramica dei servizi Azure DevOps – fonte Microsoft Docs

Molte sessioni hanno mostrato implementazioni personalizzate di processi DevOps sfruttando questa piattaforma, costruendo ad esempio delle pipeline di comandi per eseguire le build del software, o illustrando un esempio di flusso di lavoro basato sulle feature di ADS.

Il prodotto si è dimostrato molto versatile e capace di adattarsi a diversi scenari: ogni azienda tende a specializzare in modo estremo il proprio workflow, in base alle proprie esigenze e alle persone che costituiscono il team di lavoro.

Un altro punto a favore è l’estrema apertura verso l’integrazione di sistemi esterni, ad esempio SonarCloud. In breve, oltre a una personalizzazione spinta delle politiche di funzionamento, Azure DevOps può colloquiare con eventuali servizi esterni. In questo modo è possibile aggiungere tutto ciò che la piattaforma non è in grado di gestire.

Se si vuole dare un’occhiata e sperimentare con i servizi di Azure DevOps, Microsoft fornisce diversi piani alcuni dei quali gratuiti, per poter iniziare con una dotazione minima e provare con mano senza spendere nulla.

Conclusioni

Nonostante un piccolo cambio di programma dovuto a un’assenza imprevista, l’organizzazione di DevOps Heroes 2019 è stata pressoché impeccabile. Tempi rispettati, nessun intoppo particolare, cibo e caffé abbondanti, argomenti variegati: tutto si è svolto nel migliore dei modi.

Da alcune sessioni mi sarei aspettato forse un approfondimento maggiore, ma è probabile che non fosse possibile, sia per via del tempo ristretto sia per la vastità del tema, che ha davvero tante sfaccettature.

Per un “novizio totale” della DevOps come me, l’occasione è stata comunque utilissima per iniziare a toccare con mano la filosofia e le sue prerogative. Il termine DevOps e il movimento che rappresenta, inizialmente più fumoso, ha assunto un significato più chiaro e delineato. Interfacciarsi a un team che adotta queste pratiche o abbracciarlo direttamente è un compito meno arduo da oggi.

Continuerò senz’altro ad approfondire le mie conoscenze su DevOps, auspicando una nuova edizione dell’evento. Nel frattempo ci si rivedrà presto all’Università di Parma nel prossimo appuntamento in programma: il SQL Saturday #895. 😉

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Delphi Day 2017 Padova Edition: il reportage https://www.compilaquindiva.com/2017/11/24/delphi-day-2017-padova-edition-reportage/ Fri, 24 Nov 2017 11:00:05 +0000 https://www.compilaquindiva.com/?p=759 Ho partecipato ieri al Delphi Day 2017 Padova Edition, la conferenza che si affianca a quella tradizionale e più conosciuta che si tiene ogni anno a Piacenza nel mese di giugno. Essa di fatto sostituisce l’iniziativa precedentemente conosciuta con il nome “Delphi Porte Aperte”. L’iniziativa si è svolta all’Hotel Sheraton di Padova e ha riscosso un discreto successo, con un centinaio di sviluppatori Delphi presenti: un segnale che la community Delphi continua a essere particolarmente viva e “pulsante”. La giornata era suddivisa in due parti: il mattino con seminari tecnici, il pomeriggio con la conferenza vera e propria, gratuita e aperta a tutti. Seminari Riguardo i seminari, non avendo il dono dell’ubiquità e potendo partecipare solamente a uno di questi

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Articolo - Delphi Day 2017 Padova Edition in Tweet

Ho partecipato ieri al Delphi Day 2017 Padova Edition, la conferenza che si affianca a quella tradizionale e più conosciuta che si tiene ogni anno a Piacenza nel mese di giugno. Essa di fatto sostituisce l’iniziativa precedentemente conosciuta con il nome “Delphi Porte Aperte”.

L’iniziativa si è svolta all’Hotel Sheraton di Padova e ha riscosso un discreto successo, con un centinaio di sviluppatori Delphi presenti: un segnale che la community Delphi continua a essere particolarmente viva e “pulsante”.

La giornata era suddivisa in due parti: il mattino con seminari tecnici, il pomeriggio con la conferenza vera e propria, gratuita e aperta a tutti.

Seminari

Riguardo i seminari, non avendo il dono dell’ubiquità e potendo partecipare solamente a uno di questi (e la scelta era senz’altro ardua), ho deciso di unirmi al pubblico di Maurizio Del Magno sullo sviluppo di applicazioni con il paradigma MVVM, nello specifico con l’uso della libreria iORM sviluppata dallo stesso Maurizio.

Già in altre occasioni avevo avuto modo di approfondire MVVM e di vedere in azione iORM, ma finalmente ieri – grazie all’approfondimento di 3 ore – sono riuscito a “carpire” un quadro più completo dell’utilizzo generale della libreria in un contesto reale e pratico.

Sicuramente approfondirò meglio l’argomento nei prossimi giorni, magari facendo qualche post sul blog in merito alle esperienze e alle soluzioni realizzate, se possono essere utili ad altri.

Delphi Day 2017 Padova Edition:
la conferenza

Nel pomeriggio si è tenuta la conferenza vera e propria, seguendo la formula ormai collaudata del “Delphi Day classico”, partendo quindi con Paolo Rossi e un’analisi dello stato di Delphi sino a oggi, e delle novità che ci attendono nell’immediato futuro.

Tra le cose importanti da segnalare c’è l’inversione di tendenza già registrata da qualche anno in merito all’uso di Delphi, con un aumento delle licenze vendute e una impennata del numero di librerie e componenti molti dei quali free e open source, frutto diretto degli “improvement” apportati al linguaggio (es. Generics e Anonymous Methods) grazie agli investimenti che Embarcadero ha fatto in termini di R&D, raccogliendo di fatto un prodotto in affanno (per motivi anche non tecnici) e aggiungendo feature, piattaforme e compilatori.

Molto interessante è stata la sessione di Stefano Maestri di RedHat, con una dimostrazione pratica del funzionamento della cosiddetta blockchain, lo strumento che è alla base dei Bitcoin e delle altre criptovalute, che potrebbe rivoluzionare nei prossimi anni il modo in cui viene concepito l’uso della Rete e il concetto di “scambio” (visto come compenso per l’erogazione di un servizio) all’interno della stessa.

La giornata è proseguita con un case study di applicazione industriale tridimensionale in Delphi, per dare un’idea di quali sono le possibilità e i risultati raggiungibili con l’uso di librerie 3D di terze parti, in larga parte scritte in C++ (per massimizzare da subito le performance) ma interfacciabili con Delphi grazie ai “binding” forniti dagli sviluppatori. L’attenzione è stata rivolta in particolare alla libreria Afterwarp e incentrata sullo sviluppo di applicazioni business (non solo giochi), unendo di fatto le prestazioni elevate del codice scritto in C++ con il livello più alto e l’eleganza del linguaggio Delphi Pascal.

L’attenzione si è spostata poi sulla recente introduzione del supporto alla piattaforma Linux, caratteristica principale di Delphi 10.2 Tokyo, e sulle motivazioni più che valide per sfruttare questa occasione per sviluppare applicazioni server-side (no GUI, per il momento) con Delphi: il risparmio dei costi di licenza, la manutenzione più semplice dei sistemi Linux-based (SSH vs RDP, apt-get vs installer, …), il supporto esteso per il Cloud e soprattutto Docker, la disponibilità di appliance già disponibili con distro e applicativi, la facoltà di costruire soluzioni con l’embedding di macchine Linux all’interno di box, preinstallati assieme alla vostra applicazione. Inoltre, il codice Delphi esistente (salvo chiamate esplicite alle API native) può essere portato facilmente sulla piattaforma Linux con un numero estremamente ridotto di modifiche.

Infine, Luca Minuti ha curato una breve panoramica dello sviluppo di applicazioni Web RIA con ExtJS, un framework JavaScript ricco di widget già pronti e funzionali, prodotto da Sencha, recentemente acquisita da Idera (la società che controlla attualmente Embarcadero). Grazie a questa acquisizione, è ipotizzabile attendersi in futuro delle novità riguardo l’integrazione tra Delphi ed ExtJS, che vanta una certa maturità con più versioni rilasciate nel corso degli anni, nonché una discreta base di utenti.

Approfitto di questo post per ringraziare Wintech Italia per la sempre ottima organizzazione dell’evento, e anche tutti i colleghi partecipanti con cui ho potuto ancora una volta conversare (e scherzare) scambiando ottimi pareri tecnici e utili opinioni.

La giornata in tweet

Concluso il post con una “storia” che riepiloga i tweet scritti durante la giornata, con qualche foto e dettaglio della conferenza.

Arrivederci al prossimo evento! 😉

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ITDevCon 2017: slide e sorgenti su Clean Code e Information Radiator con Delphi https://www.compilaquindiva.com/2017/10/17/itdevcon-2017-slide-sorgenti/ https://www.compilaquindiva.com/2017/10/17/itdevcon-2017-slide-sorgenti/#comments Tue, 17 Oct 2017 11:00:29 +0000 https://www.compilaquindiva.com/?p=746 Si è conclusa da qualche giorno l’appuntamento annuale imperdibile per gli sviluppatori Delphi, ITDevCon 2017 – European Delphi Conference, la conferenza europea dedicata agli sviluppatori Delphi. L’evento si è tenuto anche quest’anno nella sede di bitTime Software a Roma, tra le verdi colline che adornano la città di Frascati, con un tempo metereologico da fare invidia all’estate. Dopo la parentesi primaverile della Spring Edition è tornata quindi la “sorella maggiore” della conferenza, con due giornate piene di interessanti speech, sia in italiano ma anche in inglese, per non far mancare nulla agli ospiti venuti da fuori Italia, che sono certo avranno gradito parecchio anche le prelibatezze servite nei coffee break e nel pranzo durante il giorno, raggiungendo il top con

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Badge di ITDevConSi è conclusa da qualche giorno l’appuntamento annuale imperdibile per gli sviluppatori Delphi, ITDevCon 2017 – European Delphi Conference, la conferenza europea dedicata agli sviluppatori Delphi.

L’evento si è tenuto anche quest’anno nella sede di bitTime Software a Roma, tra le verdi colline che adornano la città di Frascati, con un tempo metereologico da fare invidia all’estate.

Dopo la parentesi primaverile della Spring Edition è tornata quindi la “sorella maggiore” della conferenza, con due giornate piene di interessanti speech, sia in italiano ma anche in inglese, per non far mancare nulla agli ospiti venuti da fuori Italia, che sono certo avranno gradito parecchio anche le prelibatezze servite nei coffee break e nel pranzo durante il giorno, raggiungendo il top con i piatti della tradizione locale serviti all’agriturismo per cena, inclusi i tipici Saltimbocca alla Romana (che Fabrizio Bitti, CEO di bitTime, ha prontamente tradotto per i non italiani in «Jump in Mouth at the Roman Way»). 😄

Anche questa edizione ha mantenuto lo spirito che la contraddistingue: contenuti tecnici di elevata qualità, a giudicare dai feedback positivi lasciati dai presenti al termine di ogni singolo speech, con una buona dose di humour che non guasta mai.

La caratteristica più apprezzabile di ITDevCon, a mio avviso (e dopo anni di partecipazione come speaker e come attendant posso dirlo) è che non ti lascia mai tornare a casa senza una buona dose di spunti e ispirazioni da cui trarre nuove idee e tecniche per il nostro lavoro. Questo è dovuto al fatto che tutti gli speaker cercano sempre di trasmettere le proprie esperienze, e non solo di raccontarle asetticamente, una tendenza che non sempre si trova negli eventi di questo tipo, a cui si aggiunge l’accoglienza esclusiva dei padroni di casa.

Slide e codice sorgente

Quest’anno ho partecipato come speaker (ormai è una tradizione) proponendo due talk.

Nel primo talk, intitolato ironicamente «Non Aprite Quella Unit!», ho presentato esempi di “codice orrorifico” tratti dalla mia esperienza di “code revision” presso clienti, sia per farsi quattro risate, sia per introdurre l’argomento principale della sessione, ossia la scrittura di “codice pulito” (Clean Code) e i benefici che porta nel team di sviluppo, in termini di chiarezza e manutenibilità del codice, partendo dalle regole più banali e intuibili fino ad arrivare agli accorgimenti più sconosciuti e difficili da attuare.

Nel secondo talk, intitolato «Crea un Information Radiator con Delphi», ho spiegato innanzitutto cosa si intende con questo strano termine: si tratta di un pannello che distribuisce informazioni alle persone nelle vicinanze, collocato e dimensionato affinché sia visibile con facilità. Ne avrete sicuramente visti in aeroporto, per mostrare le informazioni sul volo in partenza, oppure negli autogrill, per diffondere informazioni sul traffico e le ultime notizie. Si tratta di una nuova tendenza, che sta dilagando al punto tale che pure i team di sviluppo li stanno adottando per tenere sotto controllo l’andamento delle attività sui progetti aperti e gestiti con metodologie agili (es. Scrum). Per realizzare il nostro pannello, abbiamo scelto Raspberry Pi 3 come hardware e Delphi (con FireMonkey) per creare un’applicazione Android nativa e ultraveloce (rispetto alle soluzioni più comuni basate su pagine Web a rotazione e browser pesanti).

Potete scaricare i sorgenti dal mio repository su GitHub, assieme alle slide pubblicate nel mio profilo su SlideShare a questi indirizzi:

Conclusioni

In breve, se non avete mai partecipato o se mancate da qualche anno, non mi farei sfuggire la prossima edizione, magari la Spring se ci sarà. 😉

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ITDevCon SE 2017: Web API e applicazioni Web con Vue.js e Delphi https://www.compilaquindiva.com/2017/05/23/itdevcon-se-2017-web-api-vue-js-delphi/ https://www.compilaquindiva.com/2017/05/23/itdevcon-se-2017-web-api-vue-js-delphi/#comments Tue, 23 May 2017 12:30:50 +0000 https://www.compilaquindiva.com/?p=724 Questo mese di maggio si conclude con un appuntamento inedito: ITDevCon 2017 Spring Edition. A furor di popolo, come si suol dire, la conferenza europea dedicata a Delphi ITDevCon torna il prossimo venerdì 26 maggio a Roma per una edizione speciale primaverile, in forma ridotta (solo una giornata prima del weekend) e in lingua italiana, ma come sempre molto ricca di argomenti interessanti per gli sviluppatori Delphi. Affrettatevi ad acquistare i biglietti per partecipare alla conferenza, perché stanno per terminare sia i biglietti che i giorni a disposizione. 🙂 L’agenda completa dell’evento la trovate sul sito ufficiale. Fra i tanti speaker presenti ci sarò anche io con due talk orientati all’integrazione di Delphi con il Web. Come usare REST API

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Logo ITDevCon 2017 Spring EditionQuesto mese di maggio si conclude con un appuntamento inedito: ITDevCon 2017 Spring Edition.

A furor di popolo, come si suol dire, la conferenza europea dedicata a Delphi ITDevCon torna il prossimo venerdì 26 maggio a Roma per una edizione speciale primaverile, in forma ridotta (solo una giornata prima del weekend) e in lingua italiana, ma come sempre molto ricca di argomenti interessanti per gli sviluppatori Delphi.

Affrettatevi ad acquistare i biglietti per partecipare alla conferenza, perché stanno per terminare sia i biglietti che i giorni a disposizione. 🙂

L’agenda completa dell’evento la trovate sul sito ufficiale. Fra i tanti speaker presenti ci sarò anche io con due talk orientati all’integrazione di Delphi con il Web.

REST API e Vue.js

Come usare REST API fantastiche e dove trovarle

Nel mondo là fuori c’è un intero universo di Web API interessanti e curiose, tutte da esplorare. Dopo una breve introduzione, utile a fissare bene determinati concetti di base, in questo talk vedremo come è possibile “consumare” queste API con Delphi, costruendo applicazioni client anche molto accattivanti e di sicuro impatto.

Applicazioni Web ultra-performanti con Vue.js e Delphi

Vue.js è una libreria JavaScript per creare interfacce utente estremamente performanti, che può essere introdotta gradualmente nelle vostre applicazioni Web, nel modo meno invasivo possibile. In questo talk vedremo come utilizzare la libreria per costruire passo passo un frontend fino alla sua integrazione con un backend realizzato in Delphi.

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https://www.compilaquindiva.com/2017/05/23/itdevcon-se-2017-web-api-vue-js-delphi/feed/ 2 724
Slide e codice speech ITDevCon 2016 su Delphi con React e Telegram https://www.compilaquindiva.com/2016/10/21/slide-codice-speech-itdevcon-2016-delphi-react-telegram/ Fri, 21 Oct 2016 13:00:37 +0000 https://www.compilaquindiva.com/?p=705 Ho reso pubblici slide e codice sorgente degli esempi relativi ai talk tenuti alla conferenza ITDevCon 2016 – European Delphi Conference. Codice sorgente Il codice sorgente può essere scaricato dalla mia pagina su GitHub, che contiene anche il materiale utilizzato nelle conferenze passate. I sorgenti degli esempi di ITDevCon 2016 li trovate precisamente in questa cartella, che include anche i documenti PDF con le slide. Per scaricare gli esempi, potete clonare il repository usando il vostro client Git preferito, oppure scaricare lo ZIP del repository con tutti i sorgenti. Slide Le slide mostrate durante l’evento le trovate sulla mia pagina SlideShare. Potete visualizzarle direttamente online e scaricarle a questi link: Create Your Bot with Delphi and Telegram Web Development with

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Articolo - ITDevCon 2016 - Slide e codice sorgente

Ho reso pubblici slide e codice sorgente degli esempi relativi ai talk tenuti alla conferenza ITDevCon 2016 – European Delphi Conference.

Codice sorgente

Il codice sorgente può essere scaricato dalla mia pagina su GitHub, che contiene anche il materiale utilizzato nelle conferenze passate. I sorgenti degli esempi di ITDevCon 2016 li trovate precisamente in questa cartella, che include anche i documenti PDF con le slide.

Per scaricare gli esempi, potete clonare il repository usando il vostro client Git preferito, oppure scaricare lo ZIP del repository con tutti i sorgenti.

Slide

Le slide mostrate durante l’evento le trovate sulla mia pagina SlideShare.

Potete visualizzarle direttamente online e scaricarle a questi link:

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ITDevCon 2016: riepilogo e qualche foto https://www.compilaquindiva.com/2016/10/11/itdevcon-2016-riepilogo-foto/ Tue, 11 Oct 2016 11:30:18 +0000 https://www.compilaquindiva.com/?p=683 Sono tornato già da qualche giorno dalla “gitarella” a Roma per ITDevCon 2016 (sito ufficiale), la conferenza europea dedicata a Delphi. Ecco qui una breve recensione dell’evento. Dopo le esperienze di Verona e Milano, quest’anno l’evento si è svolto per la prima volta a Roma, nel quartier generale di bitTime Professionals, gli organizzatori dell’evento: oltre al beneficio del valore tecnico, la conferenza è sempre un’ottima occasione per spostarsi e vedere posti nuovi. Questa edizione ha visto la partecipazione di una sessantina di persone, un vero “sold out” con la room principale piena: unito al dato di partecipazione del Delphi Day dello scorso giugno, il risultato conferma il desiderio di fare community da parte degli sviluppatori, che è uno degli aspetti

Pubblicato da Marco Breveglieri sul blog Compila Quindi Va e ripubblicabile solo citandone la fonte.

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Articolo - ITDevCon 2016 - Recap

Sono tornato già da qualche giorno dalla “gitarella” a Roma per ITDevCon 2016 (sito ufficiale), la conferenza europea dedicata a Delphi. Ecco qui una breve recensione dell’evento.

Dopo le esperienze di Verona e Milano, quest’anno l’evento si è svolto per la prima volta a Roma, nel quartier generale di bitTime Professionals, gli organizzatori dell’evento: oltre al beneficio del valore tecnico, la conferenza è sempre un’ottima occasione per spostarsi e vedere posti nuovi.

Questa edizione ha visto la partecipazione di una sessantina di persone, un vero “sold out” con la room principale piena: unito al dato di partecipazione del Delphi Day dello scorso giugno, il risultato conferma il desiderio di fare community da parte degli sviluppatori, che è uno degli aspetti di maggiore risalto in questo tipo di eventi, nonché il vivo interesse verso Delphi e le novità che riguardano il prodotto.

Dal punto di vista dei contenuti, non sono mancati gli approfondimenti relativi alle tecnologie assodate ma anche a quelle emergenti.

Si è parlato di sviluppo di applicazioni Web e SPA (Single Page Application), usando le librerie Angular2 e React lato client, ovviamente con backend in Delphi, approfondendo ben due librerie free e Open Source, DelphiMVCFramework e MARS Curiosity, che si affiancano a quelle già disponibili “out of the box” in Delphi.

Non sono mancate le sessioni maggiormente orientate agli “smanettoni”, con un approfondimento di tecniche avanzate per il debugging delle applicazioni e gli “internals” del memory manager FastMM4.

La tematica dell’accesso ai dati non è stato senz’altro trascurata: si è parlato del movimento NoSQL e delle caratteristiche di uno dei database NoSQL più diffusi, MongoDB, per il quale la libreria FireDAC offre un driver già da qualche versione. A questi argomenti si è aggiunto un approfondimento di Firebird 3.0 e delle novità portate dalla nuova versione, assieme a una sessione di tips per incrementarne le performance.

Screenshot Io ho tenuto uno speech su un argomento particolarmente in voga al momento, ovvero i Bot e il loro possibile impiego nelle proprie soluzioni business, spiegando come realizzarne uno sfruttando la piattaforma messa a disposizione da Telegram, realizzando a titolo di esempio un bot ad hoc per la conferenza, in grado di fornire informazioni sempre aggiornate sulle sessioni e sugli speaker, oltre ad avvisi organizzativi (con una punta di “british humour”).

Ho trovato particolarmente interessanti le sessioni su Arduino e sugli spunti di integrazione con Delphi: basta davvero solo la fantasia per immaginare uno scenario di possibile utilizzo della scheda assieme ai tanti moduli ordinabili in rete per costruire qualcosa di concreto da cui potrebbe scaturire un’interessante idea.

Infine, sono stati molti i tool e le librerie analizzate nel corso dei vari talk, tutti in buona prevalenza gratuiti e open source, in grado di ricoprire la totalità delle problematiche di sviluppo di qualsivoglia tipo di applicazione Delphi.

Il tutto contornato da un’ottima cena e da abbondanti buffet pomeridiani che hanno reso ancora più gustosi i coffee-break di condivisione e chiacchiere con gli altri partecipanti.

Promossa quindi a pieni voti anche questa edizione romana di ITDevCon, per la generosa ospitalità e l’ottima organizzazione, per la quantità e qualità dei contenuti tecnici proposti, per la ricca premiazione e per la simpatia dei partecipanti e dello staff che ci ha gentilmente ospitati.

Arrivederci quindi a presto, si spera, a una nuova edizione di ITDevCon!

Vi pubblico qui di seguito qualche foto e i tweet in diretta.

ITDevCon 2016 – Galleria fotografica

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ITDevCon 2016 – Tweet live

https://twitter.com/DelphiPodcastIT/status/783923983955689472
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https://twitter.com/DelphiPodcastIT/status/784421862243725313

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Delphi Boot Camp: scarica e impara Delphi gratis! https://www.compilaquindiva.com/2016/09/01/delphi-boot-camp-scarica-impara-gratis/ Thu, 01 Sep 2016 12:30:19 +0000 https://www.compilaquindiva.com/?p=648 Sei uno sviluppatore software che ama conoscere ogni giorno nuove tecnologie, strumenti e linguaggi di programmazione? Questa è senz’altro una occasione che non puoi assolutamente lasciarti sfuggire: il Delphi Boot Camp! Cos’è il Delphi Boot Camp? Il Delphi Boot Camp prevede 5 giornate di training online gratuito, dal 5 al 9 settembre (2 ore al giorno), con cui potrai scoprire la magia della programmazione con Delphi, le funzionalità di sviluppo rapido delle applicazioni (RAD) offerto dall’ambiente, l’uso del moderno ed elegante linguaggio Object Pascal, le potenzialità del framework crossplatform FireMonkey. Per il tuo “training”, puoi scegliere se iniziare a usare gratuitamente il prodotto completo scaricando la versione di prova, oppure approfittare di una eccezionale promozione limitata: ottenere una licenza gratuita

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Sei uno sviluppatore software che ama conoscere ogni giorno nuove tecnologie, strumenti e linguaggi di programmazione? Questa è senz’altro una occasione che non puoi assolutamente lasciarti sfuggire: il Delphi Boot Camp!

Delphi Boot Camp - dal 5 al 9 settembre

Cos’è il Delphi Boot Camp?

Il Delphi Boot Camp prevede 5 giornate di training online gratuito, dal 5 al 9 settembre (2 ore al giorno), con cui potrai scoprire la magia della programmazione con Delphi, le funzionalità di sviluppo rapido delle applicazioni (RAD) offerto dall’ambiente, l’uso del moderno ed elegante linguaggio Object Pascal, le potenzialità del framework crossplatform FireMonkey.

Per il tuo “training”, puoi scegliere se iniziare a usare gratuitamente il prodotto completo scaricando la versione di prova, oppure approfittare di una eccezionale promozione limitata: ottenere una licenza gratuita di Delphi Starter Edition (del valore di € 395,28) e scaricare anche una copia di Object Pascal Handbook, il libro di Marco Cantù sul linguaggio Object Pascal (aggiornato con le novità di Delphi 10.1 Berlin) con il quale potrai seguire meglio il corso.

Il training si rivolge sia a coloro che hanno sentito parlare di Delphi e aspettavano un’occasione buona per provarlo sia a chi non lo conosce assolutamente oppure a chi lo ha già usato in passato e vuole vedere quali sono state le migliorie apportate all’ambiente e al linguaggio di programmazione, tenendo presente che con la prossima versione in arrivo (nome in codice Godzilla) un nuovo compilatore per Linux affiancherà quelli già esistenti per Windows e Mac (32 e 64 bit), per Android e Apple iOS, come indicato nella nuova roadmap aggiornata ad agosto 2016.

Agenda delle giornate

Qui di seguito riporto gli argomenti di ciascuna giornata del training. Le sessioni sono in lingua inglese.

  • Giorno 1 – Introduzione a Delphi: l’IDE e la tua prima applicazione
  • Giorno 2 – Conoscere il linguaggio Delphi
  • Giorno 3 – Costruire interfacce utente efficaci con FireMonkey
  • Giorno 4 – Game Development con Delphi
  • Giorno 5 – Sviluppo Mobile e Database

Per approfondire il contenuto delle lezioni e i dettagli dell’iniziativa, guarda il filmato di introduzione di Jim McKeeth, Evangelist di Embarcadero Technologies.

Ora che conosci tutti i dettagli, non ti resta che iscriverti subito all’evento.

Iscriviti subito

Buon addestramento! 😉

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ITDevCon 2016: creare Bot e applicazioni React con Delphi https://www.compilaquindiva.com/2016/08/03/itdevcon-2016-creare-bot-applicazioni-react-delphi/ Wed, 03 Aug 2016 12:40:58 +0000 https://www.compilaquindiva.com/?p=624 Questo autunno ritorna l’appuntamento con ITDevCon, la conferenza europea dedicata agli sviluppatori Delphi che quest’anno si terrà il 6 e 7 ottobre, per la prima volta a Roma. Per questa edizione di ITDevCon ho proposto due talk su un paio di argomenti che in questo periodo sono interessati da un discreto hype, a parer mio giustificato. Creare un Bot con Delphi Nel primo talk si parlerà del fenomeno dei Bot, uno strumento sicuramente non nuovo ma molto in voga al momento, anche grazie a Telegram che ha fatto il primo passo introducendone il supporto nella propria piattaforma di messaggistica. Con il termine Bot ci si riferisce a una categoria di software che sono in grado di svolgere automaticamente una serie

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Articolo - ITDevCon 2016

Questo autunno ritorna l’appuntamento con ITDevCon, la conferenza europea dedicata agli sviluppatori Delphi che quest’anno si terrà il 6 e 7 ottobre, per la prima volta a Roma.

Per questa edizione di ITDevCon ho proposto due talk su un paio di argomenti che in questo periodo sono interessati da un discreto hype, a parer mio giustificato.

Creare un Bot con Delphi

Articolo - ITDevCon 2016 - Speech su BotNel primo talk si parlerà del fenomeno dei Bot, uno strumento sicuramente non nuovo ma molto in voga al momento, anche grazie a Telegram che ha fatto il primo passo introducendone il supporto nella propria piattaforma di messaggistica.

Con il termine Bot ci si riferisce a una categoria di software che sono in grado di svolgere automaticamente una serie di operazioni, facendo le veci di un utente in carne e ossa e interagendo attraverso gli stessi canali (ossia Internet), e sono spesso interfacciati ad algoritmi di intelligenza artificiale (AI) che contribuiscono a candidarli ancora di più come perfetti sostituti di una persona nello svolgimento di determinati compiti. Si pensi ad esempio al loro impiego nei giochi di ruolo online, al posto di giocatori reali, oppure ai casi relativamente più semplici dei software che rispondono automaticamente a messaggi su IRC per gestire canali, o a messaggi e-mail per fornire informazioni su una mailing list e consentire agli amministratori di gestirne tutti gli aspetti.

Il diffondersi di sistemi di messaggistica in grado di raggiungere un elevato bacino di utenti, nell’ordine dei milioni, come Whatsapp, Facebook Messenger e il già citato Telegram, hanno fatto letteralmente esplodere la “Bot Mania” con diversi enti pubblici, aziende e altre realtà che li hanno integrati nel proprio processo produttivo, grazie anche alla facilità con cui è possibile interfacciarsi alle API utilizzando protocolli standard e alla presenza di piattaforme e librerie di alto livello, come il Microsoft Bot Framework, per citarne una.

Nel corso di questo speech, vedremo quali sono i vantaggi derivanti dall’uso di Bot all’interno di diversi contesti reali e analizzeremo i passi necessari per costruirne uno con Delphi sfruttando la piattaforma fornita da Telegram.

Applicazioni Web con Delphi e React

Articolo - ITDevCon 2016 - Speech su ReactNel secondo talk parleremo dello sviluppo di applicazioni Web in Delphi utilizzando uno dei framework JavaScript più in voga del momento: React.

React è la libreria creata da Facebook per gestire l’interfaccia utente del social network più conosciuto e utilizzato al mondo.

Grazie alle numerose soluzioni disponibili per la creazione di server REST in Delphi, sia integrate nel prodotto (come DataSnap e RAD Server) sia di terze parti e Open Source come Delphi MVC Framework (ne ho parlato anche in un episodio di Delphi Podcast) e MARS Curiosity, sviluppare un backend per le proprie applicazioni Web è diventato un gioco da ragazzi, peraltro con performance di tutto rispetto, mentre dal lato frontend abbiamo a disposizione una quantità infinita di framework e librerie JavaScript che possiamo utilizzare, e React è una fra quelle più usate e diffuse.

Cosa rende React così innovativo? Sicuramente il fatto che sia basato sull’uso e sulla creazione di componenti, un concetto molto familiare agli sviluppatori Delphi (benché non vada confuso con l’approccio RAD offerto dalla libreria RTL/VCL, né tantomeno confrontato con IntraWeb!) e che è stato ripreso da altri framework concorrenti, oltre alle prestazioni elevate nella manipolazione della pagina Web che lo rendono la soluzione ideale per tutte quelle interfacce utente particolarmente ricche, interattive e “affollate” che devono rimanere il più possibile responsive.

Come iscriversi e partecipare a ITDevCon 2016

Questa edizione si prospetta più ricca che mai di argomenti ed è un’occasione unica per approfondire anche le ultime novità introdotte nelle release più recenti di Delphi: in poche parole, non potete mancare.

Tutte le informazioni si trovano come sempre sul sito ufficiale dell’evento, compresa la pagina per la registrazione.

Arrivederci quindi a ottobre a ITDevCon 2016! 🙂

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Delphi Day 2016: il riepilogo https://www.compilaquindiva.com/2016/06/11/delphi-day-2016-il-riepilogo/ Sat, 11 Jun 2016 12:00:20 +0000 https://www.compilaquindiva.com/?p=615 Si è conclusa la 15esima edizione della conferenza annuale degli sviluppatori Delphi italiani, il Delphi Day 2016. Nel corso delle due giornate dell’evento, ho “twittato” le cose a mio avviso più interessanti, quindi riporto qui di seguito tutti i tweet pubblicati che potete trovare all’account Twitter ufficiale di Delphi Podcast . Giornata dei seminari #DelphiDay 2016, 8-9 giugno: da domani segui l'evento con il "live tweeting" di @DelphiPodcastIT (by @mbreveglieri). pic.twitter.com/kFoDp37rkE — Delphi Podcast (@DelphiPodcastIT) June 7, 2016 Sono terminati i seminari sulla creazione di un #ORM in #Delphi e sull'uso di #React e #ExtJS per sviluppo di applicazioni Web. #DelphiDay — Delphi Podcast (@DelphiPodcastIT) June 8, 2016 Il tempo a disposizione per affrontare gli argomenti sembrava tanto, ma a

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Articolo - Delphi Day 2016 Tweets

Si è conclusa la 15esima edizione della conferenza annuale degli sviluppatori Delphi italiani, il Delphi Day 2016.

Nel corso delle due giornate dell’evento, ho “twittato” le cose a mio avviso più interessanti, quindi riporto qui di seguito tutti i tweet pubblicati che potete trovare all’account Twitter ufficiale di Delphi Podcast

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Giornata dei seminari

Giornata della conferenza

Arrivederci all’anno prossimo!

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