Eventi Archives - Compila Quindi Va https://www.compilaquindiva.com/category/eventi/ Il blog tecnico di Marco Breveglieri, Software and Web Developer Tue, 19 May 2020 11:07:05 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.1.1 https://i0.wp.com/www.compilaquindiva.com/wp-content/uploads/2021/05/cropped-favicon.png?fit=32%2C32&ssl=1 Eventi Archives - Compila Quindi Va https://www.compilaquindiva.com/category/eventi/ 32 32 149404468 Replay dei webinar su principi SOLID e Unit Testing https://www.compilaquindiva.com/2020/05/19/replay-dei-webinar-su-principi-solid-e-unit-testing/ Tue, 19 May 2020 11:30:23 +0000 https://www.compilaquindiva.com/?p=1234 Sono stati pubblicati i replay dei webinar su principi SOLID e Unit Testing che ho tenuto nei giorni scorsi per la community di Delphi & Dintorni.

Pubblicato da Marco Breveglieri sul blog Compila Quindi Va e ripubblicabile solo citandone la fonte.

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Wintech Italia ha pubblicato i replay dei webinar su principi SOLID e Unit Testing.

Come anticipato nel post di qualche giorno fa, si tratta dei webinar che ho tenuto nei giorni scorsi per la community di Delphi & Dintorni.

Replay dei webinar

Qui di seguito trovate:

Padroneggiare i principi SOLID

Molti sviluppatori continuano a porsi ancora oggi domande esistenziali, ad esempio “Come posso scrivere codice mantenibile?” oppure “Come posso rendere il codice testabile?“. Purtroppo non ci sono keyword, né talismani che possano donare la qualità di essere “buono” al nostro codice senza sforzo, tuttavia è sufficiente rispettare pochi e sani principi di progettazione, detti principi SOLID. In questo webinar vedremo come soddisfare tali principi e scrivere “buon codice” con Delphi, rendendolo stabile, mantenibile, estensibile, comprensibile e scalabile, aprendo nel contempo la porta ad altri scenari visti talvolta con diffidenza, come il Testing, che diverranno così semplici e addirittura automatici.

Webinar Padroneggiare i principi SOLID di venerdì 8 maggio

Diventa un mago del Testing

Il Testing è una pratica sempre più preziosa e fondamentale nell’ambito dello sviluppo del software: si tratta di un passaggio fondamentale per ridurre il numero dei bug nel software e abilitare automatismi come la Continuous Integration e la Continuous Delivery. Se utilizzati in modo errato però, i test possono causare più problemi di quanti ne prevengano: è importante quindi conoscere le differenze tra le varie tipologie di test, quali sono le loro caratteristiche ideali e padroneggiarli al meglio. In questo webinar faremo luce sul Testing, chiariremo bene i concetti di Unit e Integration Test, vedremo come scriverli nel modo corretto e quali tool ci vengono in aiuto… alla fine il Testing non avrà più segreti!

Webinar Diventa un mago del Testing di venerdì 15 maggio

Buona visione! 🤗

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Webinar online gratuiti per sviluppatori Delphi https://www.compilaquindiva.com/2020/05/03/webinar-online-gratuiti-per-sviluppatori-delphi/ https://www.compilaquindiva.com/2020/05/03/webinar-online-gratuiti-per-sviluppatori-delphi/#comments Sun, 03 May 2020 18:00:00 +0000 https://www.compilaquindiva.com/?p=1216 La community Delphi organizza webinar online gratuiti sulle tematiche più interessanti. Ecco le mie proposte: principi SOLID e Unit + Integration Testing.

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A causa del coronavirus stiamo attraversando un periodo a dir poco difficile. La difficoltà è legata soprattutto all’impossibilità di incontrarsi dal vivo e alla quarantena forzata a cui tutti siamo sottoposti, nel tentativo di bloccarne la diffusione sul territorio. Per cercare un po’ di sollievo a queste condizioni, la community Delphi italiana si è risvegliata: alcuni intraprendenti Embarcadero MVP italiani si sono mossi per organizzare webinar online gratuiti, a beneficio di tutti i propri colleghi sviluppatori della penisola.

Le iniziative

Andrea Magni ha dato vita a Delphi Live Italia. Si tratta di una serie di incontri virtuali, ciascuno dedicato a un tema tecnico. Ogni appuntamento vede un “conduttore” designato che espone la propria esperienza. Tutti hanno la facoltà di partecipare e porre domande sul tema trattato. Il collegamento avviene sfruttando Lumicademy, una piattaforma di teledidattica realizzata proprio con Delphi.

Daniele Teti e bitTime Software hanno erogato un corso rapido su Delphi MVC Framework, il framework per lo sviluppo di applicazioni Web REST più diffuso, e un evento introduttivo sulla creazione di videogiochi con Unity.

Paolo Rossi di Wintech Italia ha invece inaugurato il nuovo sito di Delphi & Dintorni. D&D è la storica community italiana di Delphi, nata anni fa attorno ai newsgroup gestiti un tempo dal patron Marco Cantù. Paolo ha ripreso inoltre l’invio della newsletter “D&D Online”. Infine, è nata una serie di Webinar completamente gratuiti, dove vari esperti si avvicendano per trattare argomenti tecnici relativi allo sviluppo con Delphi, ma non solo.

Sino a oggi tutti gli eventi sono stati tutti accolti con molto interesse. Tutte le sessioni sono state partecipatissime, con un numero di adesioni medio non inferiore ai 60 utenti iscritti e attivi online: un successo assoluto!

I miei webinar online gratuiti

Quando c’è l’occasione di partecipare a qualche bella iniziativa rivolta agli sviluppatori, sapete che non mi tiro indietro. Con modesta fantasia, ho cercato di proporre qualche argomento che possa essere di interesse ai miei “colleghi”. 😅

Ho pensato a un paio di webinar su argomenti che mi stanno particolarmente a cuore. Ho scoperto (dopo) che si inseriscono peraltro particolarmente bene nel filone dei temi trattati dai webinar Delphi & Dintorni che precedono e che seguono.

Ecco quindi una breve descrizione dei webinar online gratuiti che ho proposto e che terrò nei prossimi giorni.

E se ancora non usi Delphi, è un’ottima occasione per scaricare l’edizione Community e iniziare.

Padroneggiare i principi SOLID

Webinar su principi SOLID

Molti sviluppatori continuano a porsi ancora oggi domande esistenziali, ad esempio “Come posso scrivere codice mantenibile?” oppure “Come posso rendere il codice testabile?”.

Purtroppo non ci sono keyword, né talismani che possano donare la qualità di essere “buono” al nostro codice senza sforzo. Bisogna rispettare pochi e sani principi di progettazione, e i principi SOLID sono fra questi.

In questo webinar cercherò di illustrare con esempi (possibilmente semplici ma calzanti) come soddisfare tali principi. Vedremo come scrivere “buon codice” con Delphi, rendendolo stabile, mantenibile, estensibile, comprensibile e scalabile. Apriremo quinid la porta ad altri scenari visti talvolta con diffidenza, come il Testing, che diverranno così semplici e addirittura automatici.

Il webinar si terrà venerdì 8 maggio alle ore 15.00: iscriviti subito qui!

Diventa un mago del Testing

Webinar su Unit/Integration Testing

Il “Testing” è una pratica sempre più preziosa nell’ambito dello sviluppo del software.

Si tratta di un passaggio fondamentale per ridurre il numero dei bug nel software e abilitare automatismi come la Continuous Integration e la Continuous Delivery.

Se utilizzati in modo errato però, i test possono causare più problemi di quanti ne prevengano. E’ importante conoscere le differenze tra le varie tipologie di test, quali sono le loro caratteristiche ideali e padroneggiarli al meglio.

In questo webinar faremo luce sul Testing a 360 gradi. Chiariremo bene i concetti di Unit Test e Integration Test, vedremo come scriverli nel modo corretto e quali tool ci vengono in aiuto… alla fine il Testing non avrà più segreti!

Il webinar si terrà venerdì 15 maggio alle ore 15.00: iscriviti subito qui!

Conclusioni

Se il lavoro da remoto vi lascia un pochino di respiro, approfittate di questi webinar online: si tratta di una occasione unica per formarsi approfondendo argomenti tecnici interessanti, e ripartire ancora più di slancio quando questa emergenza sarà finita. 😉

Anzi, confido che diventino più frequenti, trasformandosi in una nuova e piacevole tradizione. 🤗

Cover Photo by Belo Rio Studio on Unsplash

Pubblicato da Marco Breveglieri sul blog Compila Quindi Va e ripubblicabile solo citandone la fonte.

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https://www.compilaquindiva.com/2020/05/03/webinar-online-gratuiti-per-sviluppatori-delphi/feed/ 2 1216
Delphi Day 2019 Piacenza Edition: il reportage https://www.compilaquindiva.com/2019/06/19/delphi-day-2019-piacenza-edition-reportage/ https://www.compilaquindiva.com/2019/06/19/delphi-day-2019-piacenza-edition-reportage/#comments Wed, 19 Jun 2019 12:30:04 +0000 https://www.compilaquindiva.com/?p=1055 Un breve reportage dei seminari e della conferenza tenutasi al Delphi Day Padova Edition 2018.

Pubblicato da Marco Breveglieri sul blog Compila Quindi Va e ripubblicabile solo citandone la fonte.

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E’ passato un po’ di tempo dalla conclusione della edizione piacentina del Delphi Day 2019, la conferenza italiana dedicata agli sviluppatori Delphi, organizzata da Wintech Italia presso il Park Hotel di Piacenza, ma ho pensato che sarebbe stato comunque gradito un piccolo reportage, come è ormai di mia abitudine.

Gli sponsor

L’evento non avrebbe potuto avere luogo senza l’indispensabile apporto dei suoi sponsor: OSItalia e Technolog, assieme a TMS Software, Raize Software, Elevate Software e WPCubed, per finire con DevArt, Steema Software e Gnostice, che per l’occasione hanno offerto promozioni e sconti per l’acquisto dei propri prodotti a tutti i partecipanti.

I seminari

Come ogni anno, l’evento si articola in due giornate: una dedicata a seminari tecnici di approfondimento, l’altra dedicata alla conferenza vera e propria.

Tra le proposte di quest’anno, un corso completo sull’uso di Git a cura di Maurizio Del Magno: una trattazione del noto CVS distribuito, iniziando dalle basi fino alle operazioni più avanzate, rivolto a tutti coloro che guardano con diffidenza a questo sistema ma vorrebbero usarlo con maggiore fiducia e magari contribuire a qualche progetto open source su GitHub.

Maurizio Del Magno tiene il seminario su Git

In alternativa, c’era la possibilità di approfondire i Design Pattern più efficaci con Delphi, tenuto da Primož Gabrijelčič, e i principi del Clean Code, curato da Bogdan Polak.

Meglio qualcosa di più pratico e meno teorico? Marco Mottadelli ha illustrato come inviare notifiche push dalle nostre applicazioni, illustrato da Marco Mottadelli, e la trasformazione in app native di applicazioni Web realizzate con ExtJS, con Luca Minuti.

Non si poteva ovviamente tralasciare l’argomento database, in particolare uno di quelli più utilizzati dagli sviluppatori Delphi: FireBird. Fabio Codebue ha proposto ben 68 modi per ottimizzarlo.

Che dire? I seminari sono sempre una garanzia di qualità, grazie al maggiore tempo per affrontare gli argomenti e la elevata capacità espositiva degli speaker, che hanno preparato il materiale con estrema cura, oserei dire al limite del maniacale. 😊

La conferenza

La giornata del giovedì è invece dedicata alla conferenza, ovvero al momento principale e più atteso dell’evento.

Più di 100 sviluppatori presenti!

Il trend di partecipazione continua a essere positivo e sempre in crescita, con più di 100 sviluppatori presenti all’edizione di quest’anno!

Questa adesione è un piacevole e confortante segnale del fatto che la community Delphi si mantiene attiva e vitale, soprattutto se si includono nei numeri la partecipazione registrata nelle occasioni appena precedenti, come ITDevCon Spring Edition tenutasi a Roma, e l’inedita Spring4D Conference di Bergamo, della quale potete ascoltare una recensione audio in questo episodio di 🎧 Delphi Podcast.

Ad “aprire le danze” come sempre è Paolo Rossi, Embarcadero MVP e developer di Wintech Italia, con informazioni logistiche sulla conferenza, le statistiche delle passate, presenti e future edizioni, le offerte e i corsi di Wintech, le promo degli sponsor e così via.

Primo a intervenire, e “special guest” dell’evento, Marco CantùProduct Manager di Delphi – che ha illustrato cosa bolle in pentola nelle cucine di Idera/Embarcadero a seguito del recente rilascio della roadmap aggiornata di Delphi e C++Builder, successivamente approfondita con maggiore dettaglio in questo articolo esteso.

Oltre all’inseguimento costante dei bug e la loro risoluzione per garantire un certo livello qualitativo del prodotto, gli sforzi di Embarcadero si concentreranno sul supporto 64-bit per macOS (ottenibile al momento solo aderendo al programma Beta), su nuovi wizard per RAD Server, su migliorie sulla RTL e piccole evoluzioni del linguaggio per quanto riguarda la versione in cantiere prossima all’uscita (10.3.2).

Più interessanti le novità previste per la versione successiva, la 10.4, che verrà rilasciata più tardi nel corso di questo anno, in particolare il supporto a LSP (Language Server Protocol), uno standard progettato da Microsoft per la comunicazione tra editor di codice, IDE e processi di analisi del codice sorgente, che porterebbe di fatto notevoli miglioramenti all’analisi del codice, grazie alla sua elaborazione “out of process” e non bloccante, con notevoli benefici alle feature di completamento del codice in termini di performance, quindi alle tecnologie Code Insight ed Error Insight che risentono particolarmente del loro attuale affidarsi a tecnologie superate (es. Together e .NET Framework). La tecnologia pare verrà prima integrata per C++, e ciò getterà le basi per supportarla anche sul linguaggio Delphi. Molto atteso e previsto per il tardo 2019 anche il supporto ad Android 64-bit.

Non mi dilungo ulteriormente sull’argomento poiché tutti i dettagli e gli approfondimenti sono presenti nella roadmap e nell’articolo di approfondimento segnalato.

Dopo il primo coffee break, il resto della conferenza è proseguito con diverse sessioni in parallelo, imponendo quindi una scelta sulla “track” da seguire.

Non ho visto la sessione di Primož Gabrijelčič sugli Enumerators ma sono certo sia stata eccezionale e tecnicamente interessante, avendone già avuto una anteprima alla Spring4D Conference di Bergamo. Purtroppo ero impegnato a condurre la mia sessione, “Alexa parla con Delphi!”, dedicata all’integrazione dei famigerati assistenti digitali – come Amazon Echo e Google Home – con un’applicazione realizzata in Delphi capace di ricevere le richieste “distillate” dai servizi vocali (Amazon Alexa, in questo caso) e rispondere nel modo appropriato, aprendo quindi logiche di business delle proprie applicazioni a questi nuovi scenari e dispositivi.
Potete trovare le slide e i sorgenti della mia sessione sul mio account GitHub e sul sito stesso della conferenza.

La mia sessione sull’uso di Delphi con Amazon Alexa

La mattinata è proseguita con la sessione di Olga Petrova, Sales Engineer di Sencha, che ha realizzato qualche demo live di ExtAngular, ExtReact ed ExtWebComponents, le librerie di componenti compatibili con React, Angular e la piattaforma dei Web Components per integrare i widget di ExtJS all’interno di applicazioni Web realizzate con questi noti framework. Grazie alla recente acquisizione di Sencha da parte di Idera, ci si aspettano nuove possibilità di integrazione tra queste librerie molto interessanti e Delphi.

Olga Petrova illustra i tool Sencha per le applicazioni Web

La giornata è proseguita con ben tre sessioni in parallelo, rendendo ancora più difficile scegliere quale di queste seguire. 😊

Paolo Rossi ha parlato di alcuni tool opensource per Delphi recentemente pubblicati su GitHub, tra cui una libreria per la serializzazione JSON (Delphi Neon) e una per generare la documentazione delle proprie API REST usando lo standard OpenAPI, mutuato da Swagger e reso aperto.

Le altre due sessioni contemporanee hanno invece approfondito il lato database, con Fabio Codebue che ha parlato di replica dei dati con FireBird, una delle nuove feature della release 4.0 del noto database open source, e Sergio Govoni che ha approfondito Query Store, una feature di SQL Server che memorizza i piani di esecuzione delle query allo scopo di analizzare ed estrapolare dati dagli stessi per esigenze di tuning delle prestazioni.

Dopo il pranzo, il resto della giornata si è sviluppata su argomenti ancora più disparati, dall’uso di feature avanzate del linguaggio Delphi con Maurizio Del Magno, all’integrazione di Redis nei propri programmi, il più noto in-memory datastore, mostrato da Luca Minuti, per proseguire con le specifiche di creazione delle cosiddette PWA (Progressive Web Apps), con Paolo Rossi e di nuovo Luca Minuti, e per finire la modernizzazione di progetti VCL spiegata in inglese da Bogdan Polak e la costruzione di plugin crittografici per FireBird a cura di Fabio Codebue.

A mio avviso, si è trattato di una delle più ricche edizioni di sempre, con una vastità e varietà di argomenti e speaker mai viste, a testimonianza del fatto che – qualora fosse necessario ribadirlo – con Delphi è possibile realizzare di tutto, spesso più e meglio di quanto ci si può aspettare. 😉

Arrivederci alla prossima edizione

Arrivederci a novembre con l’edizione padovana del Delphi Day 2019! 🙂

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https://www.compilaquindiva.com/2019/06/19/delphi-day-2019-piacenza-edition-reportage/feed/ 2 1055
Reportage del Delphi Day Padova Edition 2018 https://www.compilaquindiva.com/2018/12/04/reportage-del-delphi-day-padova-edition-2018/ Tue, 04 Dec 2018 13:30:32 +0000 https://www.compilaquindiva.com/?p=1030 Un breve reportage dei seminari e della conferenza tenutasi al Delphi Day Padova Edition 2018.

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Dopo il successo del Delphi Day primaverile di Piacenza, giovedì 22 novembre ha avuto luogo l’edizione dedicata al nord-est Italia, il Delphi Day Padova Edition 2018.

Come di consueto, l’evento è stato diviso in due momenti principali: uno dedicato a seminari di approfondimento, che si è svolto al mattino, l’altro dedicato alla conferenza vera e propria, nel pomeriggio.

L’affluenza è stata molto buona, con sale gremite sia al mattino che al pomeriggio, un successo che non potrà fare altro che piacere agli organizzatori, ovvero ai ragazzi e ragazze dello staff di Wintech Italia.

I seminari

I seminari organizzati al mattino hanno toccato un paio di tematiche fra quelle più attuali, anzi si potrebbe dire addirittura “scottanti”: quello della famigerata Fatturazione Elettronica, e quello dello sviluppo di applicazioni modulari e flessibili.

Fabio Codebue ha curato il seminario sulla tanto detestata (e detestabile) Fatturazione Elettronica, la cui obbligatorietà (salvo rinvii dell’ultimo minuto) è sempre più vicina. La scadenza imminente costringe gli sviluppatori software a correre ai ripari: bisogna trovare in fretta soluzioni per consentire a qualsiasi software che possa emettere fatture di generare il tracciato XML secondo gli standard dettati dall’Agenzia delle Entrate.

Assieme a Fabio abbiamo esplorato la storia, talvolta contraddittoria, delle normative uscite nel corso degli ultimi mesi riguardo la struttura del file XML che contiene i dati della fattura vera e propria e delle interazioni previste con il cosiddetto Sistema di Interscambio (SdI), che dovrebbe smistare le fatture tra i soggetti privati e comunicare l’esito delle operazioni.

Fabio ha poi presentato eInvoice4D, una soluzione open source per la Fatturazione Elettronica scritta in linguaggio Delphi.

La libreria è stata rilasciata nottetempo, appena prima della conferenza. E’ attualmente ospitata su GitHub ed è stata sviluppata dal team di delphiForce, un gruppo di volenterosi programmatori Delphi che ha unito le forze per creare questo progetto in grado di gestire le fasi di generazione del file XML e l’invio a uno o più intermediari diversi (es. Aruba).

L’utilizzo della libreria è estremamente semplice: con poche righe di codice, è possibile creare una nuova Fattura Elettronica in memoria, compilarla con dati di esempio o con i dati reali presi dal proprio applicativo o da un’altra fonte, e generare il file XML, ad esempio per esportarlo su disco. In alternativa, è possibile inviare direttamente la fattura al proprio intermediario, purché questo sia supportato da un apposito provider registrato nella libreria; al momento è disponibile solo il provider per Aruba, ma è ipotizzabile che ben presto la rosa degli intermediari supportati si arricchisca con nuovi fornitori, anzi il team stesso invita a partecipare al progetto e a creare nuovi provider a beneficio di tutti.

Il pacchetto comprende inoltre un servizio Windows pronto all’uso (completo di codice) che debitamente configurato (ad esempio, indicando qual è il proprio provider di riferimento) è in grado di monitorare una cartella e procedere all’invio dei file XML contenenti le fatture non appena si presentano: questo permette di ridurre al minimo il codice da scrivere, soprattutto in versioni datate di Delphi, limitandosi a generare il file XML e a salvarlo su disco.

Grazie poi al contributo di altri sviluppatori che hanno collaborato al progetto, il pacchetto si è arricchito di un visualizzatore, e anche il set di icone rappresentanti le fatture, i relativi stati e così via è stato reso disponibile separatamente.

Che cosa volete di più? 😉

Come sempre, mi dispiace non aver potuto seguire il seminario di Maurizio Del Magno e Luca Minuti sullo sviluppo di software che possano accettare di buon grado i cambiamenti, sull’applicazione dei principi SOLID e dei Design Pattern più utili, in breve sulla realizzazione di architetture che siano il più possibile disaccoppiate fra loro allo scopo di aumentarne la manutenibilità e il riuso.

Del resto, purtroppo, non ho la possibilità di sdoppiarmi (anche se pare io abbia maturato quella di… raddoppiare). 😄

La conferenza

Nel pomeriggio, dopo la consueta procedura di registrazione (e il pranzo per chi era presente già dal mattino), i partecipanti hanno preso posto nella sala principale per l’avvio dei lavori della conferenza vera e propria.

Anche il pomeriggio ha visto una presenza cospicua, una sala quasi piena di persone e con un trend di partecipazione sempre in crescita, sintomo della maturità della community e della voglia di partecipare agli eventi che la coinvolgono.

Il rilascio di Delphi Rio e il futuro di Embarcadero

Il giorno appena prima della conferenza è stato rilasciata la nuova versione di RAD Studio (Delphi e C++Builder), ovvero la 10.3, nome in codice “Rio”: non poteva quindi mancare una sessione interamente dedicata alle numerose novità introdotte in questa nuova release.

Prima di questa però, concluse le rituali presentazioni e saluti iniziali, Paolo Rossi ha riepilogato le ultime acquisizioni fatte da Idera, la società a capo di Embarcadero, che nella sua campagna acquisti – oltre alla più nota Sencha – ha fagocitato anche Froala (creatori di un editor JavaScript molto funzionale) e Whole Tomato (che producono un tool di refactoring per linguaggio C++ in Visual Studio). Esiste quindi una possibilità che il know-how di queste realtà porti nuove feature all’interno dei prodotti Embarcadero. Nel frattempo uno dei tool acquisiti dedicato all’amministrazione di database in diversi formati, Aqua Data Studio, è già incluso nella licenza Architect di RAD Studio 10.3 Rio, assieme a una licenza multi-site di RAD Server e una licenza Sencha ExtJS Professional. Sono ottime notizie: il costo relativamente alto dell’edizione Architect trova finalmente una giustificazione rinnovando la propria offerta e includendo prodotti – come ExtJS – che un tempo venivano acquistati separatamente per essere usati in combinazione con Delphi, mentre oggi fanno già parte della stessa famiglia e vengono distribuiti con esso.

L’argomento successivo non poteva che essere la nuova versione di Delphi appena rilasciata. Delphi Rio 10.3 porta con sé diverse novità che si notano fin da subito, appena l’IDE viene lanciato. Buona parte dell’aspetto grafico è stato ridisegnato per rimuovere alcuni difetti congeniti nello stesso, come doppi bordi, colori di primo piano e di sfondo poco evidenti, toolbar che fluttuano in modo disordinato o che contengono pulsanti che vanno a capo lasciando ampi spazi vuoti, altezze disomogenee e così via. Tutto l’ambiente di lavoro ha quindi subito un re-design, con finestre di dialogo migliorate e filtri incrementali per cercare le opzioni e gli elementi al loro interno.

Anche il linguaggio Delphi è stato esteso, forse con una delle possibilità più insolite per il linguaggio Pascal: la possibilità di dichiarare variabili inline, ovvero all’interno del corpo di procedure, funzioni e metodi, e all’interno di blocchi, limitando la loro visibilità a quell’ambito e senza la necessità di dichiarare tutte le variabili esclusivamente nell’apposita sezione a cui siamo abituati. Si può inoltre usare la Type Inference: non c’è bisogno di indicare esplicitamente il tipo della variabile, poiché questo viene determinato automaticamente in base al valore dell’assegnazione.

Sono state inoltre migliorate le performance di alcune classi e routine della RTL, i cui effetti sono visibili nel lancio e nell’uso dell’ambiente di sviluppo oltreché a run time; la parte dei LiveBindings ha subito delle velocizzazioni, rendendo più veloce l’aggiornamento della visualizzazione dei bindings all’interno del Live Designer.

I compilatori ora includono il supporto per le nuove piattaforme mobile iOS 12 e Android 9, assieme a nuove funzionalità che sfruttano le API di Windows 10.

Altre novità di Delphi 10.3 Rio sono riportate nella pagina del prodotto, oltre che nella documentazione (anch’essa rivisitata con un nuovo tema grafico).

Q&A con Marco Cantù

Dopo l’irrinunciabile pausa del coffee break, la platea ha potuto bombardare di domande Marco Cantù, Product Manager di Delphi presso Embarcadero, collegato da remoto.

Selezionando le domande e le risposte più interessanti, è emerso come il team sia impegnato con priorità alta sullo sviluppo del compilatore Mac a 64 bit, molto richiesto.

Qualcuno ha chiesto notizie sui piani per un IDE a 64 bit: Marco ha risposto che al momento non è previsto (del resto, lo stesso Visual Studio è a 32 bit) ma è possibile che vengano portate a 64 bit alcune parti dello stesso (es. compilatore, analisi del codice, ecc.) che verranno scritti per questa architettura laddove porta un effettivo beneficio.

Un po’ di lamentele (giustificate) sono state espresse sui difetti congeniti di LiveBindings: Marco ha confermato che si sta valutando una sua completa re-ingegnerizzazione, piuttosto che l’apporto di pochi e semplici ritocchi. Delphi Rio include comunque già diverse migliorie che riguardano questa tecnologia, segno che l’impegno su questo fronte c’è.

Sono seguiti poi un paio di demo live su altre feature introdotte in Delphi 10.3 Rio: il supporto ai monitor ad alta risoluzione (4K) con l’API di Microsoft PerMonitorV2, l’uso di funzioni che finalmente forniscono valori corretti per le metriche di sistema e che tengono conto delle effettive caratteristiche del monitor in uso, e un demo del nuovo componente VirtualImageList che permette di sostituire la classica “Image List” con una lista di immagini virtuali, ossia generate dinamicamente, a partire da una nuova “Image Collection” che permette di salvare immagini in diverse versioni e dimensioni, adatte a essere ridimensionate con la minor perdita di qualità possibile, un difetto che si nota soprattutto quando queste vengono ingrandite.

Riguardo la versione Community di Delphi, rilasciata durante l’estate, essa è stata aggiornata alla versione 10.3: per gli studenti, gli hobbisti e i curiosi è possibile quindi scaricare una versione completamente gratuita di Delphi, con le stesse feature dell’edizione Professional e con tutte le novità introdotte in Rio.

PWA con Delphi ed ExtJS

Nella sessione seguente, Luca Minuti ha mostrato il demo di una Progressive Web App (PWA) realizzata con ExtJS e Delphi.

Le PWA sono una nuova tipologia di applicazioni Web su cui Google sta spingendo particolarmente, grazie al supporto offerto dal browser Chrome sia su dispositivi mobile che su desktop (ma gli altri browser si stanno gradualmente adeguando).

Per poter essere definite tali, le PWA devono poter offrire un set di caratteristiche particolari: innanzitutto, devono utilizzare la rete senza fare mai comparire la pagina di connessione assente grazie al lavoro svolto da un “service worker”, una sorta di thread in background che esegue in parallelo, scritto in JavaScript, che contiene il codice vero e proprio di gestione dell’applicazione; esso intercetta le chiamate provenienti dall’interfaccia utente, realizzata con i classici HTML e CSS, e gestisce le chiamate per il recupero dei dati, che possono essere scaricati dal server o prelevati dalla cache. Le PWA sono talvolta installabili sul device o sul desktop, vengono avviate in tempi brevissimi, sono performanti, immersive e coinvolgenti; in breve, mimano quasi alla perfezione il comportamento di un’applicazione nativa.

Un altro elemento fondamentale delle PWA è il cosiddetto “manifest”: un file che specifica le caratteristiche dell’applicazione, come il titolo da attribuire, una descrizione, una icona che la contraddistingue, i colori scelti per la barra degli indirizzi (che può essere anche nascosta), i colori per lo sfondo e per il primo piano; in breve, si tratta di un file di configurazione contenente elementi standard e riconosciuti dal browser di turno che forniscono informazioni sull’applicazione e permettono di personalizzare l’esperienza utente.

Si da il caso che ExtJS contenga un template in grado di generare automaticamente un file manifest.json valido e widget già disponibili che, essendo responsive, sono perfettamente adatti a sviluppare una PWA.

Il codice dell’applicazione è scritto in JavaScript, mentre Delphi ha il ruolo di contenere la business logic, fornire eventualmente una Web API invocabile (usando una delle tante librerie disponibili, anche di terze parti, oppure lo stesso RAD Server distribuito con Delphi) e i file statici delle risorse (pagine HTML, fogli di stile, script, immagini, ecc.) che vengono memorizzati nella cache del browser per consentire alla PWA di avviarsi istantaneamente.

Il termine PWA e le specifiche che sottintende sono ancora in fase di definizione e in continua evoluzione, ma è senz’altro una tecnologia da tenere d’occhio per la rapidità con cui si trasforma una applicazione Web in una app mobile (o un app desktop) molto simile a quelle native e ben integrata nell’ambiente operativo.

Delphi Performance Diagnostic

I tempi stretti accumulati nel corso della giornata hanno rubato un po’ di spazio alla sessione di Paolo Rossi sulla diagnostica delle performance delle proprie applicazioni scritte in Delphi.

L’obiettivo della sessione (a mio avviso comunque perfettamente raggiunto) era quello di sensibilizzare gli sviluppatori sull’importanza di misurare il proprio codice e le sue tempistiche di esecuzione: molto spesso si parla di rendere una routine più veloce o più performante, ma in assenza di strumenti che assicurino il “timing” di queste procedure, è impossibile rilevare se una modifica – ad esempio – ha incrementato o diminuito l’efficienza dell’algoritmo o la velocità della procedura stessa.

Oltre alla misura delle prestazioni, un altro suggerimento molto valido è stato quello di registrare e salvare i risultati ottenuti in un archivio permanente, ad esempio in un database; salvando questi dati a ogni modifica, è possibile determinare con maggiore precisione il momento in cui può aver avuto inizio l’eventuale degrado delle performance monitorate, e identificarne quindi la causa in modo mirato.

Ovviamente, per misurare le prestazioni in modo efficace, è necessario utilizzare lo strumento adeguato in base alle esigenze: se dobbiamo calcolare il tempo di esecuzione di una procedura che impiega giorni, una banale differenza tra l’ora corrente e quella di inizio può restituire un time stamp con una precisione sufficiente, poiché senz’altro i millisecondi non sono significativi; per quantificare tempistiche molto più ristrette, potrebbe essere utile ricorrere alla funzione QueryPerformanceCounter() oppure usare la classe TStopWatch presente in Delphi all’interno della unit Diagnostics.

Per un maggiore approfondimento di questa tematica e delle altre trattate durante i seminari e la conferenza, potete scaricare slide e materiale dal sito ufficiale del Delphi Day.

Conclusioni e saluti

La conferenza si è conclusa con l’estrazione di alcuni premi gentilmente offerti dagli sponsor e con il consueto arrivederci al prossimo evento.

Di certo, ce n’è uno a cui non è possibile mancare: la prima conferenza dedicata alla libreria Spring4D, utilizzata da molti sviluppatori Delphi, che si terrà in Italia nell’aprile 2019 e che ha già un sito dedicato da consultare per maggiori informazioni e per registrarvi in anteprima.

Per tutti inoltre c’è l’appuntamento annuale con la “big conference” online organizzata da Embarcadero, CodeRage, ai nastri di partenza nel momento in cui scrivo.

Detto questo, non mi resta che augurare buona programmazione con Delphi Rio e al prossimo Delphi Day! 👌

Pubblicato da Marco Breveglieri sul blog Compila Quindi Va e ripubblicabile solo citandone la fonte.

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ITDevCon9 (European Delphi Conference) a Roma, 18-19 ottobre 2018 https://www.compilaquindiva.com/2018/09/25/itdevcon9-european-delphi-conference/ Tue, 25 Sep 2018 10:30:02 +0000 https://www.compilaquindiva.com/?p=1017 Ormai mancano pochi giorni: il 18 e 19 ottobre a Roma si terrà la nona edizione di ITDevCon, la conferenza europea dedicata agli sviluppatori Delphi. Già da qualche edizione, come di consueto, la conferenza si terrà presso la sede di bitTime Professionals, con due track parallele di sessioni ricche di contenuti e che avranno luogo nelle ormai classiche sale “Kirk” e “Spock”. 🖖 Le mie sessioni Alla conferenza ci sarò anche io e, anche per questa edizione, annoierò i presenti con due sessioni, di cui vi riporto qui di seguito titolo e descrizione. 😊 Actor Model: multithreading e micro services resi semplici Oggi siamo circondati da CPU multicore con prestazioni stratosferiche, ma gran parte di questa potenza non viene sfruttata

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Ormai mancano pochi giorni: il 18 e 19 ottobre a Roma si terrà la nona edizione di ITDevCon, la conferenza europea dedicata agli sviluppatori Delphi.

Già da qualche edizione, come di consueto, la conferenza si terrà presso la sede di bitTime Professionals, con due track parallele di sessioni ricche di contenuti e che avranno luogo nelle ormai classiche sale “Kirk” e “Spock”. 🖖

Le mie sessioni

Alla conferenza ci sarò anche io e, anche per questa edizione, annoierò i presenti con due sessioni, di cui vi riporto qui di seguito titolo e descrizione. 😊

Actor Model: multithreading e micro services resi semplici

Actor Model con Delphi

Oggi siamo circondati da CPU multicore con prestazioni stratosferiche, ma gran parte di questa potenza non viene sfruttata dalle nostre applicazioni, e la causa principale è da ricercarsi spesso nelle difficili problematiche della programmazione multithreading: la gestione delle risorse condivise, il coordinamento tra i diversi thread, l’aggiornamento dell’interfaccia utente e così via, problematiche talmente subdole che, se non gestite correttamente, possono provocare effetti devastanti nell’esecuzione del programma e sono tali da scoraggiare anche lo sviluppatore più esperto.
In questo talk approfondiremo il paradigma “Actor Model”, un pattern che semplifica drasticamente lo sviluppo multithreading alla base di alcuni blasonati framework open source: grazie a questa architettura, vedremo come è possibile “salvare capra e cavoli”: creare applicazioni multithreading ultra-performanti e scalabili mantenendo però il codice semplice, manutenibile, testabile e addirittura pronto per trasformarsi in micro service e volare verso il Cloud.

Progressive Web Apps: costruire le app mobile del futuro con Delphi

Progressive Web Apps con Delphi

Tutti parlano di “Progressive Web App” (PWA): si tratta solo dell’ennesima buzz word del momento, oppure c’è qualcosa di tangibile dietro?
La diffusione di dispositivi mobili è capillare e ha ormai surclassato da tempo laptop e computer tradizionali nell’utilizzo quotidiano. Studi statistici mostrano però come gli utenti siano sempre più riluttanti all’installazione di nuove applicazioni sui propri device, poiché ogni app va mantenuta aggiornata, occupa spazio prezioso, necessita di autorizzazioni specifiche e richiede allo sviluppatore di crearne una versione per ciascuna piattaforma e sistema operativo, con il rischio concreto di perdere una fetta importante di potenziali clienti. Esiste una soluzione?
Sì, creare una Progressive Web App. In questo talk scopriremo cosa sono le PWA e quali sono le caratteristiche che le contraddistinguono, approfondendo i vantaggi che offrono rispetto alle applicazioni tradizionali, e vedremo come costruirle utilizzando Delphi come backend, lo strumento ideale per garantire l’affidabilità e le elevate prestazioni richieste.

Last but not least…

Tutte le informazioni su ITDevCon, come l’agenda completa delle sessioni, i profili degli speaker di questa edizione, le offerte per la registrazione e l’acquisto dei biglietti e tutti i dettagli logistici li potete trovare sul sito ufficiale della conferenza.

Se avete la possibilità di “staccare” due giorni dal lavoro, non perdete l’occasione di partecipare a questo evento, anche se non siete sviluppatori Delphi: la conferenza non è solo talk e keynote, ma è sempre anche buona compagnia, buon cibo, condivisioni tecniche (e non), risate, confronto e scambio di opinioni sulle proprie e altrui esperienze, riflessione sulle nuove tecnologie e le opportunità correlate a esse, spunti per nuove idee e coltivazione di possibili collaborazioni.

Ci vediamo a Roma! 😉

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Seminare codici: laboratorio Arduino per orti https://www.compilaquindiva.com/2018/04/12/seminare-codici-laboratorio-arduino-orti/ Thu, 12 Apr 2018 21:00:38 +0000 https://www.compilaquindiva.com/?p=934 OUI (Orti Urbani Intelligenti), un laboratorio che avvicina le realtà agricole urbane alle community digitali, assieme a Contamina, un progetto che propone iniziative pratiche per concretizzare idee volte a soddisfare le esigenze di aziende, PA e scuole, hanno organizzato l’evento “Seminare Codici – Laboratorio Arduino per Orti”: una mattinata di esercitazioni pratiche con Arduino, alla luce del sole e nel bel mezzo del Mercato nell’Orto di Reggio Emilia. Già da qualche tempo desideravo partecipare a un workshop per muovere i primi passi, o meglio i secondi, nella realizzazione di progetti con la scheda elettronica a microcontrollore più celebre del mondo: Arduino. Lo scorso weekend si è presentata una ottima occasione, curiosamente all’interno di un orto gigante. 🙂 Il laboratorio Arduino

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OUI (Orti Urbani Intelligenti), un laboratorio che avvicina le realtà agricole urbane alle community digitali, assieme a Contamina, un progetto che propone iniziative pratiche per concretizzare idee volte a soddisfare le esigenze di aziende, PA e scuole, hanno organizzato l’evento “Seminare Codici – Laboratorio Arduino per Orti”: una mattinata di esercitazioni pratiche con Arduino, alla luce del sole e nel bel mezzo del Mercato nell’Orto di Reggio Emilia.

Già da qualche tempo desideravo partecipare a un workshop per muovere i primi passi, o meglio i secondi, nella realizzazione di progetti con la scheda elettronica a microcontrollore più celebre del mondo: Arduino.

Lo scorso weekend si è presentata una ottima occasione, curiosamente all’interno di un orto gigante. 🙂

Il laboratorio Arduino

I ragazzi del Google Developer Group locale assieme ai professori Fabrizio Silvetti (IIS Cattaneo-Dall’Aglio) e Nicola Carpanoni (ITS Blaise Pascal, la scuola superiore che ho frequentato più di 20 anni fa… sob!), con l’aiuto di alcuni studenti volenterosi, hanno affiancato un’orda di partecipanti curiosi di vedere come è possibile utilizzare Arduino per coltivare il proprio orticello… letteralmente. 😄

Dopo le presentazioni di rito, ha avuto inizio l’esercitazione pratica vera e propria. Obiettivo proposto: misurare la percentuale di umidità presente in un campione di terriccio, prelevato direttamente dall’orto a fianco.

Per iniziare…

Per la costruzione del prototipo è stato utilizzando un Arduino MKR1000, un modello progettato appositamente per soluzioni IoT, di dimensioni ridotte e con il supporto della connessione Wi-Fi.Arduino MKR1000

Tramite l’uso di una breadboard, la scheda è stata collegata a un sensore che misura la conduttività elettrica del materiale che consente il passaggio di corrente tra due poli che lo formano. Abbiamo quindi sfruttato questo principio di funzionamento piegandolo alle nostre esigenze, allo scopo di ottenere il dato che ci serviva: immergendo il sensore nel terriccio, maggiore è l’umidità e migliore è la conduzione elettrica tra i due poli, poiché l’elettricità viene trasportata dai sali minerali dell’acqua presente nel campione di terra; se invece il terriccio è arido, la conduttività sarà ovviamente inferiore. Partendo da questo principio, abbiamo la possibilità di attribuire un significato all’informazione analogica che proviene dal sensore e viene comunicato alla scheda Arduino. Scrivendo un semplice programma, è possibile “catturare” il valore del sensore e mostrarlo sul PC all’interno della console di monitoraggio.

Completare il prototipo

Si era detto però che l’obiettivo era mostrare una percentuale, poiché i valori acquisiti direttamente dal sensore e mostrati non sono immediatamente intelligibili. Quindi, come trasformare il dato acquisito dalla scheda? Servirebbero due valori acquisiti dal sensore, uno che rappresenti il massimo e un altro il minimo, che possano rappresentare il livello più alto di umidità (100%) e quello più basso (0%). Abbiamo quindi immaginato un bicchiere d’acqua come la condizione di maggiore umidità che avremmo mai potuto riscontrare nel terriccio: basta immergere il sensore nel bicchiere e annotare il valore letto come massimo; lasciando invece il sensore sospeso nell’aria, ecco che possiamo leggere e annotare un dato che sia valido come minimo. A questo punto, è bastato applicare una proporzione per poter visualizzare un dato comprensibile della quantità di umidità presente nel nostro prezioso campione di terra.

IoTGiunti a questo punto, è facile immaginare quante infinite estensioni si potrebbero applicare alla nostra soluzione: collegare un display per visualizzare il valore, installare un led rosso da accendere per segnalare una umidità sotto la soglia ideale, interfacciarsi tramite WiFi e quindi a Internet per comunicare l’umidità in tempo reale, ad esempio inviando messaggi istantanei con Telegram, oppure ancora attivare l’impianto di irrigazione per “dissetare” un po’ il terreno, e chi più ne ha più ne metta. E stiamo parlando della gestione di una sola grandezza, di un solo aspetto specifico del nostro ipotetico orto.

Conclusioni

In conclusione, l’iniziativa è stata senz’altro divertente oltreché istruttiva: mi ha consentito di capire meglio e più da vicino le capacità e le possibilità di quel meraviglioso dispositivo che è Arduino, di cui avevo solo poco più di una infarinatura molto superficiale, soprattutto dal punto di vista dell’hardware, poiché generalmente la programmazione non è un problema per me che la affronto anche a occhi chiusi. Come si dice in questi casi, “meglio tardi che mai”. 😉

In questi giorni sto attendendo l’arrivo del kit Arduino che non ho potuto fare a meno di ordinare: sull’onda dell’entusiamo tipica dei bambini troppo cresciuti, è possibile che seguano altri post sull’argomento. 😄

VisuinoUna delle prime cose che senz’altro sperimenterò per la programmazione è Visuino: un ambiente di sviluppo visuale per Arduino creato con Delphi dall’ottimo Boian Mitov.

A presto! 🤗

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Delphi Day 2017 Padova Edition: il reportage https://www.compilaquindiva.com/2017/11/24/delphi-day-2017-padova-edition-reportage/ Fri, 24 Nov 2017 11:00:05 +0000 https://www.compilaquindiva.com/?p=759 Ho partecipato ieri al Delphi Day 2017 Padova Edition, la conferenza che si affianca a quella tradizionale e più conosciuta che si tiene ogni anno a Piacenza nel mese di giugno. Essa di fatto sostituisce l’iniziativa precedentemente conosciuta con il nome “Delphi Porte Aperte”. L’iniziativa si è svolta all’Hotel Sheraton di Padova e ha riscosso un discreto successo, con un centinaio di sviluppatori Delphi presenti: un segnale che la community Delphi continua a essere particolarmente viva e “pulsante”. La giornata era suddivisa in due parti: il mattino con seminari tecnici, il pomeriggio con la conferenza vera e propria, gratuita e aperta a tutti. Seminari Riguardo i seminari, non avendo il dono dell’ubiquità e potendo partecipare solamente a uno di questi

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Articolo - Delphi Day 2017 Padova Edition in Tweet

Ho partecipato ieri al Delphi Day 2017 Padova Edition, la conferenza che si affianca a quella tradizionale e più conosciuta che si tiene ogni anno a Piacenza nel mese di giugno. Essa di fatto sostituisce l’iniziativa precedentemente conosciuta con il nome “Delphi Porte Aperte”.

L’iniziativa si è svolta all’Hotel Sheraton di Padova e ha riscosso un discreto successo, con un centinaio di sviluppatori Delphi presenti: un segnale che la community Delphi continua a essere particolarmente viva e “pulsante”.

La giornata era suddivisa in due parti: il mattino con seminari tecnici, il pomeriggio con la conferenza vera e propria, gratuita e aperta a tutti.

Seminari

Riguardo i seminari, non avendo il dono dell’ubiquità e potendo partecipare solamente a uno di questi (e la scelta era senz’altro ardua), ho deciso di unirmi al pubblico di Maurizio Del Magno sullo sviluppo di applicazioni con il paradigma MVVM, nello specifico con l’uso della libreria iORM sviluppata dallo stesso Maurizio.

Già in altre occasioni avevo avuto modo di approfondire MVVM e di vedere in azione iORM, ma finalmente ieri – grazie all’approfondimento di 3 ore – sono riuscito a “carpire” un quadro più completo dell’utilizzo generale della libreria in un contesto reale e pratico.

Sicuramente approfondirò meglio l’argomento nei prossimi giorni, magari facendo qualche post sul blog in merito alle esperienze e alle soluzioni realizzate, se possono essere utili ad altri.

Delphi Day 2017 Padova Edition:
la conferenza

Nel pomeriggio si è tenuta la conferenza vera e propria, seguendo la formula ormai collaudata del “Delphi Day classico”, partendo quindi con Paolo Rossi e un’analisi dello stato di Delphi sino a oggi, e delle novità che ci attendono nell’immediato futuro.

Tra le cose importanti da segnalare c’è l’inversione di tendenza già registrata da qualche anno in merito all’uso di Delphi, con un aumento delle licenze vendute e una impennata del numero di librerie e componenti molti dei quali free e open source, frutto diretto degli “improvement” apportati al linguaggio (es. Generics e Anonymous Methods) grazie agli investimenti che Embarcadero ha fatto in termini di R&D, raccogliendo di fatto un prodotto in affanno (per motivi anche non tecnici) e aggiungendo feature, piattaforme e compilatori.

Molto interessante è stata la sessione di Stefano Maestri di RedHat, con una dimostrazione pratica del funzionamento della cosiddetta blockchain, lo strumento che è alla base dei Bitcoin e delle altre criptovalute, che potrebbe rivoluzionare nei prossimi anni il modo in cui viene concepito l’uso della Rete e il concetto di “scambio” (visto come compenso per l’erogazione di un servizio) all’interno della stessa.

La giornata è proseguita con un case study di applicazione industriale tridimensionale in Delphi, per dare un’idea di quali sono le possibilità e i risultati raggiungibili con l’uso di librerie 3D di terze parti, in larga parte scritte in C++ (per massimizzare da subito le performance) ma interfacciabili con Delphi grazie ai “binding” forniti dagli sviluppatori. L’attenzione è stata rivolta in particolare alla libreria Afterwarp e incentrata sullo sviluppo di applicazioni business (non solo giochi), unendo di fatto le prestazioni elevate del codice scritto in C++ con il livello più alto e l’eleganza del linguaggio Delphi Pascal.

L’attenzione si è spostata poi sulla recente introduzione del supporto alla piattaforma Linux, caratteristica principale di Delphi 10.2 Tokyo, e sulle motivazioni più che valide per sfruttare questa occasione per sviluppare applicazioni server-side (no GUI, per il momento) con Delphi: il risparmio dei costi di licenza, la manutenzione più semplice dei sistemi Linux-based (SSH vs RDP, apt-get vs installer, …), il supporto esteso per il Cloud e soprattutto Docker, la disponibilità di appliance già disponibili con distro e applicativi, la facoltà di costruire soluzioni con l’embedding di macchine Linux all’interno di box, preinstallati assieme alla vostra applicazione. Inoltre, il codice Delphi esistente (salvo chiamate esplicite alle API native) può essere portato facilmente sulla piattaforma Linux con un numero estremamente ridotto di modifiche.

Infine, Luca Minuti ha curato una breve panoramica dello sviluppo di applicazioni Web RIA con ExtJS, un framework JavaScript ricco di widget già pronti e funzionali, prodotto da Sencha, recentemente acquisita da Idera (la società che controlla attualmente Embarcadero). Grazie a questa acquisizione, è ipotizzabile attendersi in futuro delle novità riguardo l’integrazione tra Delphi ed ExtJS, che vanta una certa maturità con più versioni rilasciate nel corso degli anni, nonché una discreta base di utenti.

Approfitto di questo post per ringraziare Wintech Italia per la sempre ottima organizzazione dell’evento, e anche tutti i colleghi partecipanti con cui ho potuto ancora una volta conversare (e scherzare) scambiando ottimi pareri tecnici e utili opinioni.

La giornata in tweet

Concluso il post con una “storia” che riepiloga i tweet scritti durante la giornata, con qualche foto e dettaglio della conferenza.

Arrivederci al prossimo evento! 😉

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ITDevCon 2017: slide e sorgenti su Clean Code e Information Radiator con Delphi https://www.compilaquindiva.com/2017/10/17/itdevcon-2017-slide-sorgenti/ https://www.compilaquindiva.com/2017/10/17/itdevcon-2017-slide-sorgenti/#comments Tue, 17 Oct 2017 11:00:29 +0000 https://www.compilaquindiva.com/?p=746 Si è conclusa da qualche giorno l’appuntamento annuale imperdibile per gli sviluppatori Delphi, ITDevCon 2017 – European Delphi Conference, la conferenza europea dedicata agli sviluppatori Delphi. L’evento si è tenuto anche quest’anno nella sede di bitTime Software a Roma, tra le verdi colline che adornano la città di Frascati, con un tempo metereologico da fare invidia all’estate. Dopo la parentesi primaverile della Spring Edition è tornata quindi la “sorella maggiore” della conferenza, con due giornate piene di interessanti speech, sia in italiano ma anche in inglese, per non far mancare nulla agli ospiti venuti da fuori Italia, che sono certo avranno gradito parecchio anche le prelibatezze servite nei coffee break e nel pranzo durante il giorno, raggiungendo il top con

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Badge di ITDevConSi è conclusa da qualche giorno l’appuntamento annuale imperdibile per gli sviluppatori Delphi, ITDevCon 2017 – European Delphi Conference, la conferenza europea dedicata agli sviluppatori Delphi.

L’evento si è tenuto anche quest’anno nella sede di bitTime Software a Roma, tra le verdi colline che adornano la città di Frascati, con un tempo metereologico da fare invidia all’estate.

Dopo la parentesi primaverile della Spring Edition è tornata quindi la “sorella maggiore” della conferenza, con due giornate piene di interessanti speech, sia in italiano ma anche in inglese, per non far mancare nulla agli ospiti venuti da fuori Italia, che sono certo avranno gradito parecchio anche le prelibatezze servite nei coffee break e nel pranzo durante il giorno, raggiungendo il top con i piatti della tradizione locale serviti all’agriturismo per cena, inclusi i tipici Saltimbocca alla Romana (che Fabrizio Bitti, CEO di bitTime, ha prontamente tradotto per i non italiani in «Jump in Mouth at the Roman Way»). 😄

Anche questa edizione ha mantenuto lo spirito che la contraddistingue: contenuti tecnici di elevata qualità, a giudicare dai feedback positivi lasciati dai presenti al termine di ogni singolo speech, con una buona dose di humour che non guasta mai.

La caratteristica più apprezzabile di ITDevCon, a mio avviso (e dopo anni di partecipazione come speaker e come attendant posso dirlo) è che non ti lascia mai tornare a casa senza una buona dose di spunti e ispirazioni da cui trarre nuove idee e tecniche per il nostro lavoro. Questo è dovuto al fatto che tutti gli speaker cercano sempre di trasmettere le proprie esperienze, e non solo di raccontarle asetticamente, una tendenza che non sempre si trova negli eventi di questo tipo, a cui si aggiunge l’accoglienza esclusiva dei padroni di casa.

Slide e codice sorgente

Quest’anno ho partecipato come speaker (ormai è una tradizione) proponendo due talk.

Nel primo talk, intitolato ironicamente «Non Aprite Quella Unit!», ho presentato esempi di “codice orrorifico” tratti dalla mia esperienza di “code revision” presso clienti, sia per farsi quattro risate, sia per introdurre l’argomento principale della sessione, ossia la scrittura di “codice pulito” (Clean Code) e i benefici che porta nel team di sviluppo, in termini di chiarezza e manutenibilità del codice, partendo dalle regole più banali e intuibili fino ad arrivare agli accorgimenti più sconosciuti e difficili da attuare.

Nel secondo talk, intitolato «Crea un Information Radiator con Delphi», ho spiegato innanzitutto cosa si intende con questo strano termine: si tratta di un pannello che distribuisce informazioni alle persone nelle vicinanze, collocato e dimensionato affinché sia visibile con facilità. Ne avrete sicuramente visti in aeroporto, per mostrare le informazioni sul volo in partenza, oppure negli autogrill, per diffondere informazioni sul traffico e le ultime notizie. Si tratta di una nuova tendenza, che sta dilagando al punto tale che pure i team di sviluppo li stanno adottando per tenere sotto controllo l’andamento delle attività sui progetti aperti e gestiti con metodologie agili (es. Scrum). Per realizzare il nostro pannello, abbiamo scelto Raspberry Pi 3 come hardware e Delphi (con FireMonkey) per creare un’applicazione Android nativa e ultraveloce (rispetto alle soluzioni più comuni basate su pagine Web a rotazione e browser pesanti).

Potete scaricare i sorgenti dal mio repository su GitHub, assieme alle slide pubblicate nel mio profilo su SlideShare a questi indirizzi:

Conclusioni

In breve, se non avete mai partecipato o se mancate da qualche anno, non mi farei sfuggire la prossima edizione, magari la Spring se ci sarà. 😉

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ITDevCon SE 2017: Web API e applicazioni Web con Vue.js e Delphi https://www.compilaquindiva.com/2017/05/23/itdevcon-se-2017-web-api-vue-js-delphi/ https://www.compilaquindiva.com/2017/05/23/itdevcon-se-2017-web-api-vue-js-delphi/#comments Tue, 23 May 2017 12:30:50 +0000 https://www.compilaquindiva.com/?p=724 Questo mese di maggio si conclude con un appuntamento inedito: ITDevCon 2017 Spring Edition. A furor di popolo, come si suol dire, la conferenza europea dedicata a Delphi ITDevCon torna il prossimo venerdì 26 maggio a Roma per una edizione speciale primaverile, in forma ridotta (solo una giornata prima del weekend) e in lingua italiana, ma come sempre molto ricca di argomenti interessanti per gli sviluppatori Delphi. Affrettatevi ad acquistare i biglietti per partecipare alla conferenza, perché stanno per terminare sia i biglietti che i giorni a disposizione. 🙂 L’agenda completa dell’evento la trovate sul sito ufficiale. Fra i tanti speaker presenti ci sarò anche io con due talk orientati all’integrazione di Delphi con il Web. Come usare REST API

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Logo ITDevCon 2017 Spring EditionQuesto mese di maggio si conclude con un appuntamento inedito: ITDevCon 2017 Spring Edition.

A furor di popolo, come si suol dire, la conferenza europea dedicata a Delphi ITDevCon torna il prossimo venerdì 26 maggio a Roma per una edizione speciale primaverile, in forma ridotta (solo una giornata prima del weekend) e in lingua italiana, ma come sempre molto ricca di argomenti interessanti per gli sviluppatori Delphi.

Affrettatevi ad acquistare i biglietti per partecipare alla conferenza, perché stanno per terminare sia i biglietti che i giorni a disposizione. 🙂

L’agenda completa dell’evento la trovate sul sito ufficiale. Fra i tanti speaker presenti ci sarò anche io con due talk orientati all’integrazione di Delphi con il Web.

REST API e Vue.js

Come usare REST API fantastiche e dove trovarle

Nel mondo là fuori c’è un intero universo di Web API interessanti e curiose, tutte da esplorare. Dopo una breve introduzione, utile a fissare bene determinati concetti di base, in questo talk vedremo come è possibile “consumare” queste API con Delphi, costruendo applicazioni client anche molto accattivanti e di sicuro impatto.

Applicazioni Web ultra-performanti con Vue.js e Delphi

Vue.js è una libreria JavaScript per creare interfacce utente estremamente performanti, che può essere introdotta gradualmente nelle vostre applicazioni Web, nel modo meno invasivo possibile. In questo talk vedremo come utilizzare la libreria per costruire passo passo un frontend fino alla sua integrazione con un backend realizzato in Delphi.

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https://www.compilaquindiva.com/2017/05/23/itdevcon-se-2017-web-api-vue-js-delphi/feed/ 2 724
Slide e codice speech ITDevCon 2016 su Delphi con React e Telegram https://www.compilaquindiva.com/2016/10/21/slide-codice-speech-itdevcon-2016-delphi-react-telegram/ Fri, 21 Oct 2016 13:00:37 +0000 https://www.compilaquindiva.com/?p=705 Ho reso pubblici slide e codice sorgente degli esempi relativi ai talk tenuti alla conferenza ITDevCon 2016 – European Delphi Conference. Codice sorgente Il codice sorgente può essere scaricato dalla mia pagina su GitHub, che contiene anche il materiale utilizzato nelle conferenze passate. I sorgenti degli esempi di ITDevCon 2016 li trovate precisamente in questa cartella, che include anche i documenti PDF con le slide. Per scaricare gli esempi, potete clonare il repository usando il vostro client Git preferito, oppure scaricare lo ZIP del repository con tutti i sorgenti. Slide Le slide mostrate durante l’evento le trovate sulla mia pagina SlideShare. Potete visualizzarle direttamente online e scaricarle a questi link: Create Your Bot with Delphi and Telegram Web Development with

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Articolo - ITDevCon 2016 - Slide e codice sorgente

Ho reso pubblici slide e codice sorgente degli esempi relativi ai talk tenuti alla conferenza ITDevCon 2016 – European Delphi Conference.

Codice sorgente

Il codice sorgente può essere scaricato dalla mia pagina su GitHub, che contiene anche il materiale utilizzato nelle conferenze passate. I sorgenti degli esempi di ITDevCon 2016 li trovate precisamente in questa cartella, che include anche i documenti PDF con le slide.

Per scaricare gli esempi, potete clonare il repository usando il vostro client Git preferito, oppure scaricare lo ZIP del repository con tutti i sorgenti.

Slide

Le slide mostrate durante l’evento le trovate sulla mia pagina SlideShare.

Potete visualizzarle direttamente online e scaricarle a questi link:

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